L’effetto seta in fotografia è un effetto artistico che si conferisce durante lo scatto ad alcuni elementi dotati di movimento. Non è difficile da ottenere, ma per avere degli ottimi risultati occorre avere gli strumenti adatti ed essere anche nel giusto contesto ambientale, che può essere un contesto cittadino oppure uno scenario naturale.
Il movimento del soggetto da immortalare può essere più o meno veloce, e questo ti darà un risultato diverso a seconda del tempo di scatto utilizzato.
L’effetto seta all’acqua è il più famoso tra gli effetti artistici in fotografia, ed è un effetto che si ottiene con la tecnica della lunga esposizione, di cui ti avevo già parlato tempo fa.
Quando si parla di questo effetto non si fa riferimento alla tecnica usata, ma ci si riferisce al risultato finale che si ottiene combinando l’esposizione lunga, l’attrezzatura e lo scenario in cui si scatta. L’acqua in questa caso ottiene un effetto molto morbido e setoso, da cui il nome.
In questo articolo, che vorrei fosse più un tutorial, ti spiegherò come ottenere l’effetto seta, a cosa applicarlo, quali strumenti ti servono e quali problematiche potresti incontrare. Sono sicuro che seguendo queste indicazioni otterrai ottimi risultati.

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Effetto seta: come ottenerlo
Come ti dicevo ottenere l’effetto seta in fotografia non è per niente difficile, anzi: basta semplicemente comporre l’inquadratura, settare il diaframma, capire quale tempo usare – questo lo puoi fare dopo vari tentativi – e scattare con un tempo sufficientemente lungo da ottenere lo scatto desiderato.
Detto così sembra tutto semplice. Ti renderai conto invece che ti ci vorrà un po’ di pratica.
Perchè potresti incontrare due problematiche: la prima è quella relativa al tempo di scatto, la seconda è forse un po’ più complessa perchè si tratta di stabilire la composizione, e qui entrano in gioco le regole di composizione – di cui un giorno ti parlerò – .
Purtroppo prima di ottenere questo scatto in macchina, te lo devi costruire nella tua testa. Se non capisci come potrà venire una foto prima ancora di scattarla – e parlo in generale – , non andrai lontano. Non ti voglio intimorire, ma cerca di sempre di scattare una foto nella tua mente prima di applicare qualsiasi tecnica in generale.
Quali strumenti utilizzare
Non puoi ottenere un effetto seta sull’acqua o sulle nuvole senza stabilità e tempi lunghi. E dato che questi effetti si ottengono il 90% delle volte di giorno, avrai bisogno di filtri. Ecco allora cosa ti serve.
- Reflex o Mirrorless: ti occorrerà una fotocamera con un buon sensore che possa permetterti di scattare con tempi lunghi.
- Obiettivo: non posso dirti o grandangolo o zoom, dipende tutto da cosa devi immortalare. Non serve nemmeno avere un obiettivo con troppa apertura. Piuttosto è importante avere un buon obiettivo che ad apertura da f8 a f11, ma anche fino a f13, abbia una nitidezza perfetta per poter poi avere tutto nitido quando metterai tutto a fuoco.
- Treppiede: non mi dilungo, ti dico solo di averne uno solido e stabile. Se vuoi sapere come scegliere il treppiede per la reflex qui ti do i miei consigli.
- Filtri ND: anche di questi ti ho già parlato. Scattando di giorno non puoi limitarti a stringere il diaframma. Devi per forza ridurre la luce. Qui entrano in gioco i filtri fotografici. In particolare i filtri ND: se non sai di cosa parlo, leggi il mio post su cosa sono i filtri fotografici e quali tipi esistono.
- App o telecomando di scatto remoto: meglio evitare tocchi inutili alla fotocamera. Procurati un buon telecomando di scatto wireless oppure un’app che ti permetta di scattare da remoto. Io uso l’app ufficiale Canon.
A cosa applicare l’effetto seta
L’effetto seta di solito si applica sull’acqua. O meglio si applica su qualsiasi fluido che abbia un flusso costante e ben definito e di un volume ben visibile. Per intenderci inutile provare ad applicarlo ad una goccia che cade su una roccia. Perderesti solo tempo. Però se trovi un fiume di birra, allora lo puoi immortalare comunque. 😀
Se dovessi darti una percentuale – e questa è un’opinione puramente personale – ti direi che il 70% delle foto con l’effetto in questione coinvolge l’acqua. Di solito si immortalano:
- Torrenti
- Fiumi
- Rigagnoli d’acqua
- Cascate e cascatelle
- Mare
- Geyser
- Fontane d’acqua
- Rubinetti
Ci sono anche altri elementi che vengono coinvolti – opinione, il 10% delle foto con effetto seta – e sono:
- Fumo
- Nebbia
- Fuoco
Ma c’è anche un caso in cui questo effetto si applica su qualcosa che non ha l’acqua come soggetto. O meglio ce l’ha ma è sotto forma non liquida.
Effetto seta sulle nuvole
Ti direi che il 20% delle foto totali con l’effetto seta coinvolge le nuvole.
Più che di effetto seta però, in questo caso parlerei di effetto zucchero a velo sulle nuvole, in quanto le nuvole sembrano proprio dei veli di zucchero.
Per ottenerlo basta ovviamente avere un soggetto nella foto e un cielo con un po’ di nuvole, mettere un filtro ND sull’obiettivo, valutare quanto aprire l’otturatore e scattare. Ti consiglio di fare più scatti. In genere per le nuvole viene richiesto un tempo di esposizione maggiore, in quanto queste si muovono molto più lentamente di un flusso d’acqua.
Non è raro dover impostare la modalità BULB, e allungare i tempi a 60 o fino 120 secondi per dare il mosso alle nuvole.
Attenzione però, ho detto volutamente un cielo con un po’ di nuvole, perchè se le nuvole sono troppe, con la lunga esposizione rischi di avere un cielo completamente bianco e quindi la foto farà schifo e non otterrai il risultato desiderato. Cerca di avere qualche nuvola su cielo azzurro.

Effetto seta in fotografia: tempo di scatto, ISO e diaframma
Ti starai chiedendo quale sia il tempo di scatto ideale per ottenere questo effetto. La risposta è semplice: non c’è!
Devi considerare innanzitutto le condizioni ambientali: alba, mattina presto, mezzogiorno, pomeriggio o tramonto? Luce od ombra?
Poi: si tratta di un corso d’acqua impetuoso o molto tranquillo? E’ una cascata? Oppure un rigagnolo d’acqua?
Una volta fatte le opportune valutazioni, dovrai settare ISO, diaframma e tempo di scatto.
- ISO: inutile alzarli. Lascia 100, se hai la possibilità metti 50. la lunga esposizione di per sè darà un po’ di rumore. Inutile calcare la mano. Non li toccare e passa ad altro.
- Diaframma. da f8 a f11, con possibilità di ampliare a f7.1 e f13. Gli obiettivi rendono meglio tra 8 e 11, ma niente ti vieta anche di usare un f2.8 o f4. Questo potrebbe, e sottolineo potrebbe, evitarti di fa usare un filtro ND da un lato se scatti in condizione di scarsa luce. Ma potrebbe anche non essere abbastanza, sempre in condizione di scarsa luce. Quindi dovrai allungare i tempi di scatto
- Tempo di scatto: lo troverai con la pratica e facendo tentativi al momento dello scatto. Sappi però che sopra una certa soglia, è inutile aumentare i secondi, dato che il risultato sarà leggermente diverso da quello che otterrai con un tempo minore. Per esempio, se vuoi fotografare una cascata con l’effetto seta e hai già un risultato soddisfacente a 5 secondi di esposizione, inutile voler alzare il tempo a 10 o 15 secondi. Il flusso d’acqua resta quello, ed il risultato sarà molto simile. Quindi non perdere troppo tempo quando il risultato lo hai già ottenuto.
Ci sono casi però in cui gli ISO bassi, il diaframma stretto – f22 o f32 nel peggiore dei casi – ed un tempo lungo non sono sufficienti: in genere hai troppa luce che entra nell’obiettivo e quindi o hai una foto troppo bianca e bruciata oppure non ottieni il risultato aspettato. Che fare?
Non prendo in considerazione il fatto che invece potresti avere poca luce, dato che ti basterà aprire il diaframma o passare in modalità BULB e allungare il tempo fino ai secondi ideali per ottenere ciò che vuoi.
Scatto con filtri ND
Valutato questo, specialmente in condizione di troppa luce, potresti dover ricorrere all’utilizzo di un filtro che riduca di molto l’ingresso della luce: è il caso dei filtri ND.
Sempre ritornando alle condizioni ambientali di cui sopra, se scatti a mezzogiorno avrai bisogno di un filtro molto “pesante”, tipo un ND 1000. Se invece sei in condizioni in cui la luce è abbastanza tenue, tipo alba o tramonto, ma non riesci ad ottenere quello che ti aspetti, potresti ricorrere ad un ND 64 o inferiore, che ti serve per ridurre di quel tanto la luce in entrata ed ottenere una foto con effetto setoso.

Effetto seta in fotografia: conclusioni
Ora che ti ho spiegato un po’ come fotografare le cascate, l’acqua e le nuvole con l’effetto seta, posso dirti che questo è uno dei miei effetti preferiti anche se non lo uso tantissimo, per svariate ragioni. Ricordati sempre che avrai bisogno di un software di postproduzione come Lightroom, Capture One o Photoshop.
Ciò non toglie che anche io mi sia tolto delle belle soddisfazioni. Posso solo dirti di provare, provare e riprovare, ti auguro buon lavoro e spero tu possa ottenere delle belle fotografie anche grazie ai miei consigli.