Cosa vedere e cosa fare a Camden Town, la via più particolare di Londra? Se mi fossi spogliato e avessi camminato nudo per la strada principale forse non avrei scandalizzato nessuno. Non perchè in questa strada si cammini nudi tutti i giorni, ma qui tutto quello che è alternativo non scandalizza nessuno. Benvenuti nella via più figa – e passatemi il termine – di Londra. Altro che Oxford Street o Regents’s Street. Quella è roba per dilettanti. E’ questa la via più importante della Capitale inglese. Benvenuti a Camden Town, una via di Londra da visitare non appena arrivi in città.
Non crearti chissà quali aspettative: è semplicemente è una via alternativa, colorata e trasgressiva. Ma per questo la visita a Camden Town è d’obbligo.
Camden Town è una via situata nel quartiere di Camden, a nord di Londra, ed è conosciuta anche semplicemente come Camden.
La prima volta che ero stato a Londra, sono stato a Camden Town e sembrava davvero di essere in un’altro mondo, in una zona franca della città dove tutto era tollerato e permesso. Se ti stai facendo strani pensieri, sappi che non sbagli a pensar male nè stai commettendo peccato. Mi riferisco proprio al proibito per legge. Poi ti spiegherò.
Esci dall’omonima metro e vai verso destra per iniziare la tua camminata. Il passaggio dei Double Decker, i famosi autobus rossi, e dei taxi di colore nero mi fanno pensare che Londra dei giorni nostri non è poi così lontana.
Se vuoi saperne di più, leggiti questo post su cosa fare e vedere a Londra in 4 giorni. Se invece vuoi un articolo più completo, dove hai più giorni a disposizione e magari sei con i bambini, allora ti consiglio questo articolo completo con alcuni itinerari componibili su cosa vedere a Londra.
Indice dei contenuti
Cosa vedere e cosa fare a Camden Town?
Eccoci qui, sei entrato in un mondo alternativo: sei in mezzo a punk, rasta, rocker ma anche turisti e gente comune. Ora cosa ti suggerisco di fare?
1. Una camminata tra la gente
La prima cosa da fare a Camden Town è una passeggiata tra la gente. Subito incontriamo dei ragazzi vestiti di nero con borchie ed orecchini. Uno di loro sorregge un cartello che indica “Tattoo”. E non sarà l’unico ad indicare dove farsi disegnare la pelle. Lungo la via potrai vedere insegne dai colori sgargianti e su tutti gli angoli dei muri. I neon luminosi risaltano al calar della sera.
A Camden Toen vedrai molto turisti, ma molti sono anche i ragazzi punk che camminano per questa via londinese, assieme a ragazzi dark, rasta e amanti del rock and roll. E come dicevo prima, se mettersi nudi non è uno scandalo, non lo è nemmeno colorarsi i capelli di rosa o fucsia, gironzolare con i jeans strappati, indossare guanti di pelle nera con le borchie, portare ancora le famose Buffalo, scarpe alla moda venti anni fa, oggi uscite dal costume tradizionale, ma qui ancora in auge.
2. Ricercare qualcosa di proibito
I negozi ai lati della via vendono per lo più magliette, scarpe, souvenir, cover di cellulari. Stranamente anch’io sono molto interessato alla merce esposta. Come mai? Beh, cerco il proibito, ma solo per curiosità. Tredici anni fa si vendevano dei lecca lecca particolari: alla marijuana.
Non era raro vedere lungo la via un bel tavolinetto con appoggiato un cartellino che recava la scritta “marijuana chupa chups“. Un bell’espositore, il prezzo di vendita – abbordabile – e buon appetito.
E se qualcuno voleva sballarsi un po’ di più, un cartellino a mano con la scritta “mushrooms”: un bel sacchettino di funghi allucinogeni. La merce non si vendeva di nascosto, ma alla luce del sole. Oggi tutto questo non lo trovo. Forse è stata data una stretta sulla vendita di questi prodotti. O almeno così credo, magari ci sono ma non si vedono, non mi stupirei se fosse passato tutto sottobanco. Io purtroppo non trovo nulla di tutto ciò.
3. Fare un acquisto in uno dei tanti negozi
Non puoi andartene da qui e non aver fatto almeno un acquisto. Ci sono un sacco di negozi che vendono souvenir e cianfrusaglie varie: cover di cellulari, calamite, ma anche scarpe con le borchie, le famose Buffalo, magliette, cappellini, portachiavi e tanto altro. E c’è pure chi si fa fare un tatuaggio in uno dei tanti negozi del quartiere.
Io non me lo fare mai fare, ma in molti si tatuano qualcosa sulla pelle come ricordo. Da non perdere “The Camden Market” un enorme mercato di diavolerie varie.
Qui dentro ci trovi le classiche bancarelle da mercato: la maggior parte vendono magliette celebrative della via o di gruppi rock.
Ci sono anche tantissimi negozi con delle insegne curiose e sulle pareti degli edifici alcuni elementi come draghi o scarpe giganti.
4. Visita al Camden Lock con un assaggio di street food
Attraversa il ponte ed arriverai in un posto che non ho visto quando sono venuto qui la prima volta: è Camden Lock Market (da non confondere col Camden Market di prima). Il complesso assomiglia molto alle vecchie fabbriche della rivoluzione industriale, riconvertite in edifici ad uso commerciale.
La cosa che mi stupisce è che Camden Market non è un mercato comune ma è un insieme di casette di legno e bancarelle dove si vendono cibi etnici provenienti dai quattro angoli del mondo. Praticamente qui, in questo unico luogo di Londra, troverai tutto lo street food del mondo. I prezzi sono davvero convenienti. Noi ci concediamo solo un piccolo assaggio di quello che potrebbe essere una lauta cena a buon mercato, dato che i prezzi sono davvero competitivi.
Colombia, Messico, Eritrea, Sud Africa, Italia, Thailandia, India, solo per citare alcuni degli street food presenti. I profumi dei cibi cucinati ed esposti inondano il naso e stimolano l’appetito. Avrai solo l’imbarazzo della scelta.
5. Vedere le chiuse di Camden
Una volta terminata la visita allo street food market, riattraversa il Regent’s Canal con un’altro ponte, quello che passa sopra le due Camden Lock: sono le due chiuse che un tempo bloccavano il percorso dell’acqua e da cui oggi il mercato ne prende il nome. Se osservi bene lungo i corrimano si notano ancora dei segni: li hanno lasciati le corde che erano attaccate ai cavalli e che trainavano i barconi con la merce negli anni ’50.
6. Ascoltare musica o bere una pinta di birra in un pub
Ora che la notte si avvicina, il popolo della notte scende per strada. E allora per restare in atmosfera dark o punk, dirigiti dentro uno dei tanti locali per bere una pinta di birra al banco oppure ascoltare musica dal vivo. La prima volta che siamo stati a Londra abbiamo bevuto una pinta di birra in mezzo ad un caos assordante di un gruppo metal che suonava dal vivo. Esperienza da vivere tutta d’un fiato!
Camden Town: come arrivare
Il metodo migliore per arrivare a Camden Town è usare la metro: prendi la linea nera, scendi a Camden e ti troverai catapultato in un mondo frizzante, elettrico e alternativo. In alternativa ci puoi andare con i Double Decker: se ti trovi a Victoria Station prendi il 24 o il C2.
Ora conosci molti dei lati di Camden Town e ne puoi scoprire di nuovi recandoti tu stesso in questo luogo alternativo di Londra. Se ti interessa ti lascio anche il link ai Camden Market. Buona visita!
Se ti interessa un altro tour a piedi, vi lascio questo mio itinerario lungo la South Bank di Londra oppure la mia Londra in un giorno.
Se questo post su cosa vedere a Camden Town ti è piaciuto, ricorda ai tuoi amici in visita a Londra di venire in questa strada.
Fantastico! Ripercorrere gl8 itinerati londonesi con i tuoi siggerimenti bravo! È proprio utile, grazie per il tuo impegno!
Grazie mille giovanna! fapiacere sapere che quello che si scrive con passione ed impegno torna utile agli altri viaggiatori. Grazie ancora per essere passata
Luca
Anche io avevo visitato Camden nel 2005, quindi 12 anni fa. Ci sono ritornata da poco ed è tutta un’altra cosa. Non so forse era perchè ero appena adolescente nel 2005, ma mi ricordavo i ragazzi dai capelli fluo, pieni di piercing e pins.
Invece quando ci sono ritornata lo scorso mese, l’ho trovata cambiata, molto più turistica e commerciale. Fermo restando che il mercato di Camden Lock e le sue bancarelle hanno sempre il loro fascino.
Per me rimane comunque un must a Londra, ma con un fascino diverso da prima 😉
Effettivaente a 13 anni di distanza le cose cambiano inevitabilmente, ma qui credo sia intervenuto qualcuno a porre un freno alla mancanza di regole. Nonostante ciò Camden town conserva un fascino tutto suo, che non ha perso negli anni e che tuttora resiste: si vedono meno i ragazzi punk coi capelli colorati, non si trovano più i chupa chupa ma in compenso i turisti non mancano. Ciò non toglie che per me resta il top. Poi a camden lock c’e da perdersi e lasciarsi andare al cibo più sfrenato. 😉
Camden e’ stupenda!! Mi hai fatto morire all’inizio perché in effetti a Londra tutto può succedere e te lo dice una che ha vissuto lì un anno e mezzo . Ma come dimenticare il Cyber dog un negozio psicadelico dove dentro ci sono dei commessi/cubisti/pole dancer… fantastico !!!
Camden Town è un luogo unico e allo stesso tempo fuori dal mondo e da Londra. Potrei non andare a Oxford st,regent st, ma Camden è imperdibile.number one!
Mai stata più d’accordo…
Che bello, mi mancano un sacco i miei pomeriggi nei weekend passati a Camden, ci avrei passato ogni volta le ore!
È un posto davvero affascinante, un luogo con molti angoli da scoprire con mille cose da vedere.
Verissimo! A presto 🙂
Ciao Silvia! Ti confesso che all’inizio ho avuto un po’ anch’io questa sensazione, quella che gli anni passano e “non era come una volta”. Ma fortunatamente sono entrato a Camden Lock Market, un luogo che non avevo visitato anni prima. Se non l’avessi fatto, forse avrei scritto un post più nostalgico.
Come te, ci sono stata la prima volta anni fa, quando le Buffalo erano di moda e forse i Doc Martens non erano ancora arrivati in Italia: mi era piaciuta da matti, per l’atmosfera che si respirava, per la gente che passeggiava per strada e per l’idea di libertà. Poi ci sono tornata l’anno scorso e sinceramente sono rimasta un po’ delusa. Hai presente la sensazione che si prova a tornare in un posto che avevi idealizzato nei ricordi, per poi renderti conto che forse non era così bello? Ma forse è solo perché sono invecchiata e vedo tutto con occhi diversi ? Magari dovrei tornarci e passarci più tempo…