Precedentemente alla fiera dedicata al Wine Destinations Italia a Livorno, ho avuto modo di visitare la Costa degli Etruschi con altri cinque blogger. Devo dire che è stata un’esperienza assolutamente…deliziosa, intesa proprio in senso culinario: abbiamo potuto scoprire una parte della provincia di Livorno e della Toscana che ha confermato le eccellenze di questa regione, che è la mia preferita in Italia.
Ci siamo mossi tra piccoli borghi, tanto vino e buon cibo. In particolare, tutto ha ruotato attorno ai borghi di Castagneto Carducci, Bolgheri e Casale Marittimo, dove abbiamo incontrato delle persone e allo stesso tempo dei proprietari che fanno della passione il loro lavoro.
Questa zona della Toscana, conosciuta anche come costiera degli Etruschi, è così chiamata per le numerose necropoli etrusche disseminate nel territorio. Se ti ricordi, qualche tempo fa ti ho parlato anche del mio viaggio in Maremma, ti ho parlato dei borghi di Sorano, Sovana e Pitigliano, dove la presenza etrusca è molto forte.
E’ quindi giunto il momento di raccontarti la mia esperienza in Toscana, in Costa degli Etruschi e cosa vedere in questa zona tra vino e borghi.

Indice dei contenuti
Bolgheri: cosa vedere
Bolgheri è una piccola frazione in provincia di Livorno e fa parte del comune di Castagneto Carducci. Salito alla ribalta più per il Viale dei Cipressi, di cui ti parlerò sotto, che per i suoi luoghi d’interesse, è una località molto turistica in cui ci sono molti bar e poche attrazioni. Noi diamo un rapido sguardo al centro del borgo. Ci fermiamo piuttosto a visitare due luoghi fuori dal borgo: il viale dei Cipressi di Bolgheri e la Tenuta San Guido.

Il Viale dei Cipressi
Il Viale dei Cipressi a Bolgheri è una via lunga quasi 5 chilometri. E’ classificata come strada provinciale 16d SP 39-Bolgheri e collega Borgo san Guido al centro del paese di Bolgheri. E’ un viale che si estende da est ad ovest ed è tutto costeggiato di cipressi. Questa lunga strada è stata originariamente resa famosa da Giosuè Carducci, che visse in queste zone e la rese famosa nel componimento Poetico “Davanti San Guido”:
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardâr.
Sebbene il Viale dei Cipressi sia uno dei luoghi più famosi della Toscana, posso dire che non mi ha entusiasmato? Che sia uno scenario bello non c’è dubbio, purtroppo credo che sia stato troppo volgarizzato da Instagram. Resta comunque uno spot da ammirare.

Il borgo e la tenuta San Guido
L’altro luogo da visitare a Bolgheri, che mi è piaciuto di più ma è molto meno conosciuto, è il borgo e la Tenuta San Guido. E’ un piccolissimo borgo situato alla fine del Viale dei Cipressi, dalla parte occidentale. Questo piccolo gruppo di case è il luogo di nascita del Sassicaia, un vino molto particolare composto da uve che sono provenienti dal Cabernet Sauvignon per l’85% e per il 15% Cabernet Franc. Fu il Marchese Mario Incisa della Rocchetta a produrlo per la prima volta nel 1968. Nonostante il successo mondiale, la sua produzione rimane radicata alle tradizioni e soprattutto dispone di una Etichetta DOC appositamente creata.

Purtroppo non ci è possibile visitare le cantine, ma possiamo visitare la vie tra le abitazioni di questo piccolo borgo. Questo piccolo complesso nasce con lo scopo di dare alloggio alla piccola comunità di persone che lavorava qui negli anni ’50. In questo modo i lavoratori avevano case e servizi a pochi metri dal posto di lavoro, ed era sorto anche un cinema come luogo di svago.
Visita al Borgo di Castagneto Carducci
Castagneto Carducci è stato un po’ il centro della nostra visita in Toscana lungo la Costa degli Etruschi. Il borgo prende nome sia dalla presenza di boschi di Castagni ma anche per aver ospitato in giovane età il poeta Giosuè Carducci. Fino al 1907 si chiamava Castagneto Marittimo, e la parola Marittimo indicava la Maremma e non il mare, contrariamente a quanto si può pensare.
Se a Castagneto Carducci i luoghi d’interesse sono la Casa di Giosue Carducci, il Castello Medievale, la chiesa del Santo Crocifisso, il centro storico ed i suoi belvedere, noi ci dedichiamo più alle attività specifiche del territorio.
Visita al Podere Grattamacco Collemassari
Non credo ci sia qualcosa di migliore che gustare un vino con vista sui vigneti Toscani. Oddio, forse gustarlo a bagno di una infinity pool. Ma io non amo molto le piscine, quindi per me basta il top è questo: vista sui vigneti, un bicchiere di rosso, un po’ di cibo abbinato al vino in questione e son contento.

E’ questo lo scenario del Podere Grattamacco Collemassari, l’azienda vitivinicola fondata nel ’77 da Piermario Meletti Cavallari. L’azienda si è talmente sviluppata da attirare l’interesse di molti mercati mondiali, tra tutti quello americano. Ancora una volta la Toscana e la Costa degli Etruschi vengono messi al centro dai consumatori mondiali per la qualità dei propri vini.
La visita al Podere Grattamacco è anche l’occasione per visitarne le cantine: iniziamo dalla cantina in cui si trovano le botti in rovere e finiamo poi sotto la tenuta dove si trovano le bottiglie storiche e che hanno dato la celebrità al Podere. Basta pensare che Michela, la proprietaria, ci fa vedere una bottiglia targata 1982. Quando si suol dire “la classe non è acqua!” – e chi mi conosce sa cosa voglio dire! 🙂

Per quel che riguarda la degustazione, abbiamo avuto l’onore di assaggiare quattro vini diversi:
- Grattamacco Bolgheri Vermentino: un vino bianco fresco dal colore giallo paglierino prodotto da uve bianche 100% vermentino.
- Bolgheri Rosso: Un vino ricco ed elegante di colore rosso scuro composto da uve 50% cabernet sauvignon 20% cabernet franc, 20% merlot, 10% sangiovese
- Alberobello: composto da uve 70% Cabernet Sauvignon e 30% Cabernet Franc
- Grattamacco Bolgheri Rosso Superiore: il vino di punta dell’azienda. 65% Cabernet Sauvignon 20% Merlot e 15% Sangiovese è un rosso dalla struttura complessa ed ormai iconico della zona di Bolgheri.

Terre dell’Etruria
La Costa degli Etruschi non è solamente vino. Un altro prodotto di eccellenza di questa zona della Toscana è la produzione dell’olio. Terre dell’Etruria è un insieme di piccoli produttori locali di olio che si sono associati in questa cooperativa e che producono olio tipico della Toscana seguendo i criteri ed i valori della sostenibilità ambientale.
Ho avuto modo di assaggiare tre tipi di olii. Purtroppo non sono un intenditore anche se la differenza tra i tre olii assaggiati è marcata,Sse sei da queste parti ti consiglio di acquistare l’olio locale, che è totalmente diverso dall’olio che trovi sugli scaffali del supermercato.

Premiata Fabbrica di Liquori Emilio Borsi
La premiata Fabbrica di Liquori Emilio Borsi è un negozio artigianale di liquori prodotti nel cuore della Terra degli Etruschi ed esportati in tutto il mondo, USA in primis. E’ una vita di sacrifici e dedicata alla produzione delle bevande a base di china praticamente 24 su 24 dal 1800.
Riusciamo a visitare il laboratorio, un luogo dove si lavora a mano la china proveniente dall’Equador: ci si alza a notte fonda e si va avanti fino a sera. Un lavoro a mano al quale si deve dedicare la propria vita.

Il risultato di questo lavoro sono dei liquori di altissima qualità. Ho avuto modo di assaggiarne tre: il Gran Liquore del Pastore, che per la delicatezza del suo gusto si rivolge ad un pubblico femminile. Amarancia, un digestivo a base di arance amare. Elixir China Calisaja, un liquore a base di China lavorata per ore.
Il negozio inoltre vende anche grappe e altri prodotti artigianali.

Peperita
Un negozio dedicato esclusivamente alla vendita di prodotti a base di peperoncini. Peperita è un negozio situato nel centro storico di Castagneto Carducci. Il peperoncino venduto in varie forme o mixato con vari prodotti è di produzione propria e viene coltivato nella zona di Bibbona.
Si coltivano circa 29000 piante di 200 specie, e la famiglia Salvadori porta avanti la propria attività da tre generazioni. I prodotti in vendita possono essere semplici condimenti, ma anche polveri e confetture. Da provare!

Piccolo Biscottificio Castagnetano
Ultima tappa ma una delle migliori. Il piccolo Biscottificio Castagnetano è stata per me una delle migliori visite durante questo Blog Tour in Toscana lungo la Costa degli Etruschi.
Questo biscottificio, nonostante sia stato creato solo nel 2017, produce vari tipi di biscotti ma anche prodotti della tradizione locale con una passione unica. Tutti i prodotti sugli scaffali si rifanno alle ricette di nonna Carla. La famiglia Biagioni decise di farne un’attività produttiva. Solo che non si potevano creare i biscotti senza una ricetta, dato che la nonna faceva tutto ad occhio. Così, come ci dice il proprietario col suo accento toscano “s’è presa la nonna, s’è messa a fa’ i biscotti e mentre faceva tutto a occhio, noi si pesava l’ingredienti”.

Tutte le ricette sono state trascritte e custodite in un libro che la famiglia gelosamente custodisce.
Per quel che ci riguarda, abbiamo avuto l’occasione di assaggiare quattro tipi di prodotti:
- Le zonzelle: degli assaggi fatti con la pasta fritta.
- I Corolli incesi: biscotti a base di anice
- I Mielatini: biscotti fatti con miele, noci, pinoli e mandorle
- I Cantucci al Pistacchio: i classici cantucci, questa volta con l’impasto di cioccolata e pistacchio
Da amante dei cantucci, ho fatto man bassa di questi ultimi e mi sono portato a casa un sacchettino di biscotti al burro. Davvero ottimi.

Azienda Agricola Toscani a Casale Marittimo
La nostra visita alla costa degli Etruschi inizierebbe da qui, da Casale Marittimo. E’ stato un borgo che purtroppo non abbiamo avuto occasione di visitare, ma solo di ammirare da lontano e lo vediamo mentre ci dirigiamo all’Azienda Agricola Toscani. E’ l’azienda agricola del celebre fotografo Oliviero Toscani, ma che ora è gestita dal figlio Rocco. Ho deciso di parlarne alla fine perchè è quella che mi è piaciuta di più e a cui vorrei dedicare più righe.

Si raggiunge tramite una strada sterrata ed è circondata da vigneti colorati, quegli stessi vigneti che producono una parte del vino dell’Azienda Agricola Toscani.
Incontriamo subito Rocco, che ci racconta di come la passione per la sua terra sia la vera ragione che gli fa abbandonare il lavoro di fotografo nel 2014. Aveva seguito le orme del padre, che nel 1980 Oliviero acquista un piccolo terreno vicino a Casale Marittimo. Il lavoro di Rocco lo porta in giro per l’Europa ma preferisce la natura alla fotografia. L’azienda si ingrandisce fino a diventare un’azienda di 160 ettari, con 60 di bosco, 16 di olivi con 4500 piante, 12 di vigna, in più un allevamento di cavalli americani, maiali e colombi viaggiatori. I colombi sono la vera passione di Rocco, che li alleva con lo scopo di mangiarli.
Tra le uve presenti nei vigneti di Rocco si trovano Syrah, Cabernet Franc da una parte e Greco, Petit Manseng e Terodelgo.

Quando conosciamo Rocco, mi ritrovo una persona molto alla mano e che sa decisamente il fatto suo. Ci presenta quattro vini per la nostra degustazione.
- Lolì, un vino color pesca – immaginati il Bellini – ed è un vino prodotto al 100% con uve Sirah. Rocco usa il Metodo Ancestrale per l’uva Sirah: durante la fermentazione alcoolica viene messo il vino in bottiglia e finisce la fermentazione in bottiglia. E’ uno dei 3 metodi per creare le bollicine. E’ un vino che presenta sull’etichetta un cavallo alato: il primo cavallo importato da suo padre Oliviero arrivò dagli States a bordo di un aereo ed è un vino che presenta un colore rosato con sapore di frutti rossi.
- I Toscani, il primo tipo di vino prodotto dall’azienda agricola e dedicato a nonno Fedele. Prodotto con uve Sirah e Terodelgo, si sentono molto i sapori dei frutti a bacca nera. Questo vino viene conservato per sei mesi in acciaio e altrettanto in bottiglia.
- Lumeo, il cui nome proviene dall’unione dei nomi dei figli di Rocco: LUce e roMEO. E’ un vino rosso fatto con uve Sirah e una piccola percentuale di uve di Greco, la cui macerazione viene fatta 6 mesi in anfora, fermentato in vasi di terracotta e cocciopesto e invecchiato per 12 mesi in bottiglia.
- Vieni Via con Me, il nome di questo vino suona come un invito ed è un tributo ai migliori vini della zona. E’ un vino fatto con uve Cabernet Franc. Questo vino invecchia per 24 mesi, tra rovere francese e bottiglia. E’ il prodotto di punta della famiglia Toscani.
Comunque, per concludere, Rocco dice nel suo sito “No Wine? No Heaven, No Hell!”. Io concordo!

Costa degli Etruschi in Toscana: informazioni utili
Dopo averti elencato tutte le cose da vedere nella Costa degli Etruschi ed averti raccontato del nostro blog tour, vorrei lasciarti le ultime informazioni utili su come arrivare, dove si trova, cosa mangiare e dove dormire. Sono sicuro che ti serviranno.
Dove si trova
La Costa degli Etruschi si trova in provincia di Livorno, in Toscana, e comprende i comuni di Piombino, San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Cecina, Rosignano Marittimo, Collesalvetti, Sassetta, Suvereto, Campiglia Marittima e Livorno. Ovviamente rientra anche Bolgheri, che però è frazione di Castagneto Carducci e non è comune.
Dove mangiare
Sicuramente ti posso consigliare di mangiare da “La Ciccia del Ciacci“: è una macelleria-ristorante situata a Bibbona e si caratterizza per una cucina rustica, locale ed autentica. Il padrone di casa è il Maestro Macellaio Alessandro Ciacci.

Abbiamo avuto un’esperienza culinaria davvero autentica: antipasti di affettati e crostini con cipolla e fegatini e in più i piatti della tradizione toscana, come animelle, lampredotto, il peposo e la trippa. Il tutto accompagnato dall’ottimo vino locale.
Per saperne di più ti lascio il link al sito de La Ciccia Del Ciacci

Dove dormire
Chi si reca in Toscana di solito dorme in Agriturismo. E quindi anche questa volta abbiamo dormito in un bellissimo agriturismo in località Vallone, una frazione di Castagneto Carducci. Abbiamo soggiornato presso Villa Borgeri, un alloggio rustico circondato dal verde e dalla natura. Dispone di ampi appartamenti indipendenti con cucina, camera da letto e bagno privato. Altamente consigliato. La struttura appartiene a Giorgio Meletti Cavallari.

Qui se cerchi dove dormire in Toscana e nella costa degli Etruschi, hai trovato la tua sistemazione.
Come arrivare
Il modo per arrivare sin qui è venirci in auto, giusto per avere autonomia e libertà di movimento per visitare Bolgheri e Castagneto Carducci, è quello di venirci in auto. Sia per chi viene dal nord che dal sud consiglio di arrivare fino a Firenze, poi da qui prendere la Superstrada FIPILI e seguire per Livorno.
Spero che questo mio viaggio, accompagnato da altri cinque blogger, ti sia piaciuto. Noi siamo rimasti ampiamente soddisfatti, soprattutto del vino. Se cerchi una località dove trascorrere le tue vacanze all’insegna del turismo enogastronomico, sei nel luogo giusto. la Toscana e la Costa degli Etruschi non ti deluderanno.
Post in collaborazione con Wine Destinations Italia e Costa degli Etruschi.