Glampyarding: il Glamping nella campagna Slovena e i villaggi aperti

10 Gen , 2021 - Slovenia

Glampyarding: il Glamping nella campagna Slovena e i villaggi aperti

La Slovenia è una terra bellissima fatta di natura, di tradizione familiari, culinarie e di storia. Il lago di Bled, il Castello di Predjama e le Grotte di Postumia sono forse i punti più famosi di questa bellissima terra. Negli anni in Slovenia si è sviluppato un legame genuino tra la natura e l’uomo, e in un luogo come la campagna Slovena si sta sviluppando una nuova forma di turismo ancora poco conosciuta: il Glampyarding nei Villaggi Aperti.

E’ una forma di turismo che concilia natura e uomo, relax e benessere, buon cibo e tradizioni locali. Una nuova forma di turismo slow, che permette di entrare nelle radici profonde della campagna Slovena e staccarsi dalla realtà quotidiana per entrare in un luogo esclusivo e poco conosciuto.

Glampyarding

Venite allora a scoprire il Glampyarding e le storie della gente dei Villaggi aperti della Slovenia.

Glampyarding: la nuova forma di Glamping nella campagna Slovena per fuggire dalla città

La campagna slovena ha un volto diverso ogni giorno, ogni stagione e durante tutto l’anno.

Qui non ci sono rumori, non ci sono ingorghi, non c’è smog. L’acqua, pura e limpida, scende dalle colline e dalle montagne limitrofe e sgorga direttamente dai rubinetti delle case. Gli uccellini cantano, le mucche che pascolano all’aperto, l’uomo e la natura vivono in simbiosi.

L’esatto opposto della vita in città: una vita frenetica, fatta di appuntamenti, incontri, impegni, attività e lavoro. Una vita che richiede continui cambi di priorità e piena concentrazione per far fronte ai tanti impegni che dovevano essere svolti… già ieri, ma che oggi è già tardi per essere portati a termine.

Ecco perché a volte è necessario dire basta! Garantirsi una pausa che ci aiuti a staccare dalla città per fuggire in campagna in mezzo alla natura.

Glampyarding

La campagna Slovena ci invita a scoprirla grazie alla sua genuinità, al cibo sano di stagione, al suo vino prodotto dalla terra, all’atmosfera del luogo, alla sua natura incontaminata e alla sincera ospitalità degli abitanti del luogo.

Una fuga nei villaggi di campagna, dove i vigneti, i frutteti e gli oliveti avvolgono i borghi in un tenero abbraccio. La presenza dell’uomo si nota dal passaggio dei trattori con le tecnologie più moderne, accarezzano delicatamente i rami e i germogli. Questi vengono curati con attenzione dai proprietari durante la stagione di crescita. Prendere la decisione di rilassarsi, respirare in armonia con la natura e prendersi tempo per sé stessi è l’idea migliore che possiate prendere se volete scappare dai ritmi frenetici della città.

Ed è quei che potrete scoprire il Glampyarding.

I villaggi aperti della Campagna Slovena: storie dagli open Village

La vita nella Campagna Slovena si svolge quasi come quella di molti decenni fa: lungo le vie del villaggio, i bambini giocano ai vecchi giochi insegnati loro dai nonni e dai bisnonni. Alla sera ascoltano le canzoni tramandate dai loro nonni e ascoltano le storie dai libri dei cantici di centinaia d’anni fa.

La domenica pomeriggio gli uomini si ritrovano al bar del villaggio per giocare a carte mentre le donne vanno fare visita alle amiche: si raccontano storie, condividono ricette di torte e pietanze bevendo un buon caffè, apprendono i nuovi segreti dell’arte del cucito e ascoltano le novità che hanno segnato la settimana.

Mentre gli uomini, le donne e i bambini passano il tempo tra chiacchiere e divertimenti, il vino invecchia nelle cantine, i formaggi maturano nelle dispense, il miele negli alveari e l’olio d’oliva in contenitori di vetro. In cambio di un’attenta cura e del lavoro ed amore da parte dei loro proprietari, questi prodotti offrono ogni anno un sapore ed un gusto unico ma diverso.

La Bora ha un ruolo fondamentale: al suo soffio maturano i salumi casalinghi, tra i quali regna il buonissimo prosciutto. Non esiste benvenuto agli amici senza offrire piace un buon bicchiere di vino appena travasato ed un piatto di affettato col pane fatto in casa. Tutti prodotti sani e pieni di sapore.

Ecco, questa è la vita nei nostri villaggi nella campagna Slovena.

Il Glampyarding: la nuova forma di Glamping nella campagna Slovena

Forse lo avrete visto in TV o ve lo sarete immaginato, ma avete mai pensato a come potrebbe essere passeggiare in mezzo a un frutteto? Oppure avete mai pensato di assaggiare l’olio d’oliva fatto in casa col pane appena sfornato e prodotto con la farina macinata? Quella proveniente dal mulino vicino a casa? Avete mai pensato a cosa potrebbe voler dire assaggiare i salumi fatti in casa, conoscere la storia delle Alessandrine e riviverla in un modo del tutto originale? Magari percorrendo i bellissimi sentieri della Valle del Vipacco e del Carso? Avete mai immaginato l’esperienza di degustare il vino bevendolo da un’anfora, per poi concludere la giornata in una bella casetta immersa nella natura, provando l’esperienza del cosiddetto glampyarding?

Terminerete una giornata all’insegna del gusto e del relax nel comodo letto di un Maxi superbamente attrezzato, sotto un cielo stellato nel comodo abbraccio di un villaggio in mezzo al silenzio e alla natura. Sarà un sonno inebriante e curativo all’interno di una location unica e rilassante.

Tutto questo è offerto dal glampyarding: un nuova offerta turistica, una nuova esperienza immersa completamente nella campagna della Slovenia.

Villaggi aperti in Slovenia: la storia Borut Leban e il vino nelle anfore

Una delle storie che potrete conoscere nei “Villaggi aperti” è la storia del percorso di Borut Leban e del vino nelle anfore.

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Fin da piccolo, Borut Leban e suo padre Vili, hanno imparato i segreti per fare del buon vino.

Borut Leban era un uomo d’affari, ma dopo molti anni lontano dalla natura, ha deciso di intraprendere una nuova strada ed ha iniziato a lavorare per creare il proprio vino.

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Il padre Vili entra nei Villaggi aperti con una storia speciale: quella del vino nelle anfore. Dice Leban “Vorrei far conoscere ai miei ospiti il mio vino: un nuovo modo di approcciarmi alla viticoltura, iniziata circa dieci anni fa. Voglio far loro conoscere un vino che matura in maniera totalmente naturale, senza l’utilizzo di composti enologici. Credo personalmente sia un vino più sano e migliore rispetto a quelli che si trovano in commercio “. Leban ha una visione completamente diversa e nuova per i “vini arancioni“, che sono quelli che si trovano nella sua sua cantina già in quattro anfore.

I “vini arancioni”, caratterizzati da macerazioni prolungate delle uve, sono molto apprezzati all’estero, ma in Slovenia sono conosciuti e apprezzati solo da poche persone.

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“Negli ultimi anni sul mercato sono stati messi in vendita molti vini macerati. Purtroppo il grande pubblico si è preso gioco di loro, grazie anche alla insufficiente preparazione enologica. Il mio obiettivo è produrre e presentare un vino sano, buono e senza difetti. Mi sento di poter dire che ci sto riuscendo, e con buoni risultati”.

La produzione di vini in anfore proviene dalla Georgia ed è un metodo che ha radici che risalgono a 9000 anni fa. Prosegue Borut Levan “I nostri nonni utilizzavano un procedimento simile quando producevano il vino. Ovviamente non usavano le anfore ma grandi botti di legno. Ho trovato interessante continuare questa tradizione, solo che noi utilizziamo le anfore anzichè le grandi botti. Questo mi permette di non allontanarmi dal processo di produzione del vino ma allo steso modo è qualcosa di interessante e diverso, e per molte persone anche qualcosa di nuovo.”.

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Il padre Levi si occupava della produzione di vini prima di Borut Levan. Levi ha creato un ottimo vino invecchiato di un anno. Ma Borut Leban ha migliorato la produzione migliorando le proprie conoscenze ricevute dal padre, attraverso l’esperienza e gli insegnamenti. Afferma “Non esiste una vera scuola per i vini arancioni. Ottenere il proprio vino e la propria produzione vitivinicola che dia origine ad una linea unica e personale è un’arte. E’ un modo per far sì che i vini siano diversi dagli altri.

Ho dovuto anche sbagliare molto, prendendo decisioni errate e processi non corretti. Ho sbagliato, ma ho imparato ed approfondito le conoscenze. Oggi però posso affermare dire di essere riuscito ad ottenere dei vini di cui vado fiero. Il mio scopo è raccontare questa storia e far assaggiare la mia produzione agli ospiti che verranno a trovarci nell’ambito dei Villaggi aperti”.

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Il primo vino prodotto da Borut Leban risale al 2009. Il vino viene prodotto tutt’oggi nella cantina di famiglia e quest’ultima è davvero qualcosa di speciale. “Quando abbiamo iniziato a costruire la cantina, non avevamo una visione di come sarebbe stata e non sapevamo quale sarebbe stato il nostro stile. Le anfore per la produzione del vino dovevano essere in un contesto dedicato, qualcosa di vecchio. Tutto il legno che abbiamo usato ha più di 200 anni”.

Levi e Borut Leban possiedono due vigneti, che promettono molto bene. L’uva viene raccolta tra fine settembre e inizio ottobre. E’ un periodo un po’ tardo e comporta dei rischi a causa del tempo e delle piogge. “Se piove troppo rischiamo di buttare molta uva perchè noi non utilizziamo conservanti”.

Per quel che riguarda i vini prodotti, oltre alla produzione della Malvasia, varietà tipica della zona, nella sua cuvée si trovano anche la Ribolla e il Chardonnay. “Sto ancora sperimentando, ho delle nuove versioni con una base di Sauvignon. Sul mercato siamo presenti con tre diversi vini, mentre in cantina stanno maturando due nuove varietà. Al momento abbiamo una cuvée che è una miscela di Chardonnay, Ribolla e Malvasia e un’altra che è un uvaggio di Sauvignon, Malvasia e Ribolla. Molto interessante è il terzo vino rosso, che è una cuvée di Cabernet Sauvignon e Merlot.”

Leban ha impiantato anche dei nuovi vigneti, che aumenteranno il suo impegno e la quantità di vino prodotto. Questo perchè l’interesse nei confronti dei suoi vini è aumentato. “Attualmente produciamo 2.500 bottiglie all’anno ma punto ad aumentare ulteriormente. Di sicuro però non punto a 100.000 all’anno!” Dice con una risata.

Dal punto di vista dei grandi enologi, produrre solo 2500 bottiglie l’anno è un’attività da garage, una semplice passione. Infatti la famiglia di Leban non vive di solo produzione vitivinicola. “La produzione attuale definirebbe la nostra attività come un’attività di boutique. Per quel che riguarda il vino vero e proprio, ad ogni vendemmia il vino si differenzia da quello dell’anno precedete. Credo sia la cosa più affascinante del risultato del lavoro tra viticoltore e natura”.

La cantina di Leban non è solo un edificio adibito a tale funzione. Sopra la cantina alcuni anni fa è stata costruita una piscina dal design moderno. La mancanza di luce – la finestra della era troppo piccola – ha fatto si che si allargasse la finestra e ora dalla stessa si vede la piscina. La luce che entra nella stanza attraverso la piscina è davvero qualcosa di unico.

Attorno alla piscina è stata realizzata poco tempo fa una pedana con un moderno pergolato bioclimatico. Leban e la sua famiglia intendono realizzare in futuro un edificio residenziale. Costruendo tutto da soli, il design e lo stile esprimono il gusto della famiglia, che è un valore aggiunto a quello che offriranno agli ospiti dei Villaggi aperti.

Glampyarding

Glampyarding: un’esperienza a portata di click

Se volete prenotare questa esperienza unica, sappiate che è a portata di un click: lo trovate sul sito www.odprtevasi.si/it/ : potrete scoprire la comodità dei Maxi, le esperienze disponibili a contatto con gli abitanti e le attrazioni turistiche dei dintorni.

Una volta scelta località, la data e la modalità di pagamento, riceverete un codice per l’utilizzo dell’alloggio prescelto.

Glampyarding

Al vostro arrivo riceverete una carta vantaggi: questa carta vi darà diritti ad alcuni benefit da utilizzare durante la vostra visita alle attrazioni turistiche o o in uno dei ristoranti selezionati in tutta la Slovenia.

Se siete amanti dell’esplorazione e delle avventure nel verde della campagna Slovena, avrete anche la possibilità di utilizzare delle biciclette elettriche con un raggio fino a 100 km al di fuori dei Villaggi aperti.

Se siete rimasti ammaliati ed allo stesso tempo incuriositi dalla vita dei villaggi della Slovenia, sappiate che tutte queste bontà sono in vendita. Sia dopo la degustazione oppure da casa, quando prendono vita i ricordi di una vacanza indimenticabile. Potrete acquistare tutto online.

Queste era la presentazione dei nostri Villaggi aperti. Glampyarding: un modo completamente nuovo di trascorrere le vacanze in campagna. Un’esperienza di vita unica ed autentica nei villaggi di campagna della Slovenia. Il tutto in una cornice naturale dal fascino unico, intrecciata con la tradizione familiare ed in combinazione con la comodità di un alloggio moderno e sostenibile.

Esperienza disponibile da Giugno 2021.

Post in collaborazione: testo scritto e offerto (foto incluse) da MGM Media Optima d.o.o..


4 Responses

  1. Ho segnato tutto Luca e sceglierei volentieri di tornare in questa parte di mondo scegliendo questa soluzione. Aggiungo che conoscevo l’antica arte delle anfore per il vino. Ne segue i precetti una rinomata casa vinicola siciliana nel ragusano, la Cos…vini straordinari!

    • Questi vini arancioni e mi ispirano molto, mi chiedo sempre che gusto hanno. Cmq quando andrò in Slovenia a provarli ti farò sapere. Un nuovo tipo di turismo da scoprire ora che si presenta l’occasione, anche perchè credo di viaggi a lungo raggio fino al 2022 non so se ne vedremo.

  2. Purtroppo non ho mai provato il glampyarding, né il glamping in generale. Ho dato un’occhiata al sito e ho visto degli alloggi veramente deliziosi, e sono convinta che anche cibo e “vini arancioni” lo siano, per non parlare dell’ospitalità slovena! Però caspita, giugno sembra lontanissimo per chi come me è stato fermo dallo scorso gennaio praticamente 😀

    • Eh sì cara Dani, da qui a giugno mancano 6 mesi ma sembrano una vita a noi che siamo fermi da tanto, troppo tempo. Però come esperienza non mi sembra male. Io non vedo l’ora di provarla.

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