Hai acquistato una nuova macchina fotografica e ti stai chiedendo cosa sia quella rotellina posta sul lato superiore della fotocamera? Sono qui per spiegartelo: si tratta della ghiera di scatto e serve per selezionare la modalità di scatto. A seconda dell‘icona selezionata, potrai avere più o meno controllo dell’esposizione e ti permetterà di scattare delle fotografie più equilibrate e adatte a quello che vuoi fare rispetto alla scena che ti si presenta davanti. E’ fondamentale conoscere la simbologia e l’utilizzo di ogni icona perchè questo ti permetterà di sfruttarne i vantaggi.
Una cosa prima di iniziare: dato che le ghiere possono differire da modello a modello e anche tra le diverse marche, prenderò in esame solo le modalità più comuni e diffuse. Dopo questa introduzione Aranzullesca, andiamo ora a vedere quali sono le varie modalità di scatto, a cosa servono e perchè si usano.
Indice dei contenuti
Modalità di scatto: cosa sono e a cosa servono
La ghiera di scatto si può raggruppare sotto due modalità principali: modalità creativa e modalità automatica. Le varie modalità di scatto sono delle impostazioni della macchina fotografica che adeguano dei parametri – preimpostati o decisi dal fotografo con un certo grado di autonomia – della fotocamera stessa e servono a regolare l’esposizione della scena – ma non solo – che si presenta agli occhi del fotografo. In questo modo si può ottenere, più o meno, l’immagine desiderata già al momento del click, andando poi a risparmiare tempo in fase di post produzione.
Andiamo a scoprirle, ma prima una precisazione…

Canon vs Nikon vs resto del mondo
Prima di iniziare occorre fare una precisazione: a seconda del modello di fotocamera ma soprattutto di marca, la ghiera potrebbe variare in sigle ed icone. La differenza maggiore la troverai tra Canon e Nikon. Se in modalità automatica le icone differiscono per pochi particolari e sono pressochè simili, una cosa da sapere è che le modalità priorità di diaframma e priorità di tempo vengono indicate in maniera diversa.
La priorità di diaframma su Canon viene indicata con Av – Aperture value – , mentre su Nikon A – aperture – ; la priorità di tempi su Canon si indica come Tv – Time value – mentre su Nikon diventa S – Shutter -. E le altre marche? Si stanno adattando a queste due alternative, più verso la variante Nikon.
Modalità di scatto creativa
Questa modalità raggruppa 5 diversi programmi, sono racchiusi all’interno di una sezione indicata sulla parte superiore della ghiera e sono: Programmato, Priorità di Tempi, di Diaframma, Manuale e Bulb. Questi settaggi permettono di dare degli effetti particolari alle proprie foto.
1 Programmato
Questo settaggio, indicato con P – Program – è un’impostazione che, a seconda della scena, stabilisce i valori diaframma e velocità di scatto – due dei tre valori del triangolo dell’esposizione -. Nonostante la tua fotocamera prepari i parametri per ottenere un’esposizione il più corretta possibile, tu puoi decidere di cambiarli in caso la scena non ti piaccia. Questa è la differenza sostanziale rispetto alla modalità automatica, che vedremo sotto, dove tutti i valori sono decisi dalla fotocamera. Questa modalità è molto comoda perchè una volta impostata, i valori si toccano molto di rado e permette di scattare molto velocemente.
2 Priorità di tempi
E’ una delle due modalità conosciute come semi-automatiche. E indicata a come Tv o S. Si settano gli ISO e si decide il tempo di scatto. Il diaframma lo regola la macchina in conseguenza alla luce della scena e quindi stabilirà quale sia l’apertura ideale per avere un’esposizione corretta. E’ una modalità creativa perchè permette di ottenere effetti di mosso o congelamento della scena. Si può utilizzare in scene in cui è presente l’acqua per ottenere l’effetto seta oppure in scene di sport per ottenere il panning.
3 Priorità di diaframma
E’ l’altra modalità semi-automatica. E indicata a come Av o A. Si settano gli ISO e si decide l’apertura del diaframma. Il tempo di scatto lo regola la fotocamera in conseguenza alla luce della scena, la quale stabilirà quale sia la velocità di scatto ideale per avere un’esposizione corretta. Anche questa fa parte della modalità creativa perchè permette di controllare facilmente la profondità di campo. Questo programma è usato nei ritratti oppure nella paesaggistica. Attenzione per che un diaframma chiuso con poca luce potrebbe rendere la foto mossa.
4 Manuale
Questa modalità è quella che permette al fotografo di controllare totalmente l’esposizione della scena. E’ indicata con M. Dovrai avere bene a mente il concetto di triangolo dell’esposizione per settarla. Ma potrai anche decidere di avere una scena più o meno chiara o scura, un’immagine più mossa o più profondità di campo, a seconda di quello che tu vuoi. Se è vero che il controllo sull’immagine finale è totale, è altrettanto vero che questa modalità è quella un po’ più problematica: è difficile da usare con i cambi di scena repentini – prova a cambiare 3 valori e settare correttamente l’esposizione in pochissimo tempo -. E’ quella però più usata nella fotografia paesaggistica e con l’uso del treppiede.
5 Bulb
La modalità Posa, conosciuta come Bulb e indicata con B in ghiera, è un programma che permette di agire in particolare sul tempo di scatto. A differenza però del programma Tv o S, il quale arriva ad un massimo di 30 secondi, con Bulb si può andare ben oltre i 30 secondi di posa. Si può arrivare anche a diversi minuti di apertura dell’otturatore. Dopo aver impostato ISO e diaframma, si decide apertura e chiusura delle tendine dell’otturatore manualmente. Meglio farlo da remoto con un telecomandino di scatto o con un app. Questa funzione è utile con scene particolarmente buie oppure per dare un lungo effetto alle scie di luce.
L’unica difficoltà sta nel calcolare la corretta esposizione. Per i meno pratici occorre fare molte prove per ottenere delle foto ben esposte e ce siano facili da lavorare in post produzione.
Modalità di scatto automatico
A differenza della modalità creativa, il programma di scatto automatico non permette alcuna modifica ai parametri impostati. In questo modo lo scatto è deciso dalla tua fotocamera e non hai possibilità di modificare. L’unica cosa che puoi fare è impostare, sempre in maniera automatica, la macchina fotografica in modo da prepararla alla scena. Sotto vedrai come e a quale simbolo fa riferimento ogni programma. Attenzione: molte macchine fotografiche di nuova generazione stanno eliminando dalla ghiera le icone e per selezionare le varie modalità occorre andare dentro la modalità SCENE -SCN e selezionare l’icona dal touch screen.
Automatica
In ghiera o a video corrisponde alla lettera A – si può impostare con o senza flash -. In questo modo ISO, diaframma e velocità di scatto li decide la macchina. Non hai possibilità di modifica perchè il sensore legge l’esposizione e imposta i tre parametri. Fondamentale avere una buona illuminazione per evitare foto scattate ad alti ISO o foto mosse. Non c’è possibilità di ottenere un effetto creativo perchè il sensore decide in base a fattori oggettivi e ti darà l’immagine che lui ritiene con l’esposizione corretta. Ma non è detto che l’immagine che otterrai sia quella che tu vuoi.
L’unica cosa che puoi fare è utilizzare le regole di composizione oppure la regola dei terzi per armonizzare la fotografia. Diciamo che come modalità è alquanto limitante e a volte frustrante.
Ritratto
In ghiera si identifica con il volto di una donna. La modalità ritratto utilizza un diaframma molto ampio, quindi con valore f 2.8 oppure 4, per sfocare lo sfondo, tende a far risaltare la pelle del’incarnato e rendere il volto nitido. Non esalta particolari difetti della pelle e dei capelli. In caso di poca luce compenserà col flsah.
Paesaggio
Identificato con l’icona di una montagna – e con una nuvola in alcune versioni – la modalità paesaggio applica un diaframma molto chiuso, quindi con valore alto, per aumentare la profondità di campo e di conseguenza la nitidezza. Verranno esaltati i colori tendenti al verde e al blu.
Macro
La modalità macro è identificata dall’icona di un fiore e permette di scattare foto a soggetti molto piccoli con un dettaglio molto marcato. La messa a fuoco avviene sul soggetto principale. L’ottica metterà a fuoco alla distanza minima consentita e potresti utilizzare, volendo, anche la modalità macro del tuo obiettivo. La fotografia macro può essere molto complicata da fare, in quanto la gestione del punto focale e del diaframma a volte non permette di avere tutto a fuoco. Per questo in alcuni casi dovresti poter ricorrere al focus stacking.
Sport
Per selezionare questo programma di scatto, occorre selezionare l’omino che corre. In base alla scena, la fotocamera selezionerà un tempo piuttosto veloce – 1/500 o anche 1/1000 – regolando un diaframma più o meno aperto per staccare il soggetto dallo sfondo. Inoltre, l’autofocus potrebbe passare in modalità SERVO, la quale permette di mantenere il fuoco su soggetti in movimento.
Notturna
Se selezioni le stelle passerai alla modalità notte. E’ utile per scatti in mancanza di luce e in mancanza di un treppiede. La fotocamera scatta più immagini e le mette assieme per dare un immagine unica.
Filtri creativi
E’ identificata come due cerchietti, uno pieno e uno vuoto. In base all’effetto desiderato – più caldo, più freddo, nebbia, bianco e nero, ecc -, all’immagine sarà applicata una particolare tonalità o colorazione per darle un particolare mood.
Modalità SCENA – SCN
Nella modalità SCENE – SCN, puoi scegliere ulteriori effetti o programmi per particolari soggetti, condizioni di luce o ambientazioni:
- Bambini: adatta per fotografare un bambino in movimento. Permette di fotografare i bambini, dato che non stanno mai fermi. Consigliato passare a scatto continuo.
- Cibo: vengono risaltate le luci ed i colori del cibo
- Lume di candela: serve per mantenere i colori caldi delle candele in presenza soprattutto di persone.
- Ritratto notturno: serve per i ritratti di notte. Occorre limitare le vibrazioni e i movimenti mantenendo mano ferma e salda, e usando se possibile lo stabilizzatore. In condizioni di luce scarsa si automaticamente attivato il flash.
- HDR: ti ho già parlato della fotografia HDR. La fotocamera esegue tre scatti e poi li unisce direttamente – il lavoro di post sarà eseguito da te sull’immagine finale -. Sarà eseguito uno scatto per le luci, uno per le ombre e uno esposto correttamente, secondo il sensore.