Molto spesso l’ho sfiorata, una volta ci ero stato per un incontro in piazza ma non l’avevo mai visitata per bene. Eppure Oderzo è una di quelle tappe che in Veneto non ti puoi perdere.
E’ una città dal forte passato storico e i segni della presenza lasciata dai sudditi di Cesare è evidente dai numerosi resti romani. Ma non è solo una città storica. E’ una città ricca di vita e anche molto vivibile, situata a pochi passi dalla bellissima Treviso
La mia visita a Oderzo ha avuto luogo una domenica pomeriggio. Abbiamo passato un pomeriggio piacevole tra un gelato, una passeggiata e un po’ di relax al parco. Ti lascio i miei consigli su Oderzo e cosa vedere in quella città che i romani chiamavano Opitergium.
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Storia di Oderzo
Le origini di Oderzo risalgono all’XI secolo a.C. e ne fanno una delle città più longeve del Triveneto. L’antico insediamento in questione si chiamava Opterg, che in lingua veneta significava Piazza del Mercato. La sua posizione in leggera collina, situata vicino ad un ramo non più esistente del Piave e sul fiume Monticano, e la presenza di importanti vie commerciali la resero una zona una importante e strategica per l’epoca.
Con l’espansione di Roma, Oderzo diventa di particolare interesse per i romani. Il sacrificio dei soldati della città di Opterg in favore dei romani fu la spinta decisiva: con la devozione dei soldati a Roma, Cesare ne accelera il processo di romanizzazione ed eleva Opitergium ad Municipium, coi cittadini che diventano cittadini romani. Da qui inizia il vero splendore della città di Oderzo, che durerà per tutto il I secolo d.C.
Lo perderà in favore di Julia Concordia e di Portogruaro nei secoli a venire. Si dice sia anche stata saccheggiata dagli Unni – l’affermazione però non trova riscontro. La città poi nei secoli vivrà periodi di alti e bassi ma meno significativi rispetto a quelli del periodo romani.
Iniziamo ora la visita a Oderzo.
Oderzo, cosa vedere nell’antica città romana nei dintorni di Treviso
1. Piazza Grande.
Iniziamo al visita ad Oderzo dalla sua piazza principale, Piazza Grande. E’ il centro di aggregazione principale della città e lo è fin dal Medioevo. La Piazza è dedicata a Vittorio Emanuele II e la sua forma a palcoscenico la rende il luogo ideale per eventi culturali di ogni genere.
Su Piazza Grande si affacciano, il Torresin, il Duomo di Oderzo e il Torreson. Di loro ti parlerò più dettagliatamente qui sotto. Ma l’elemento che merita attenzione è la presenza della meridiana.
Conosciuta come meridiana, è in realtà un analemma tra i più grandi in Italia. L’ombra tracciata dal pinnacolo del Duomo alle ore 12.00 – le 13.00 durante l’ora legale – indica la posizione del sole nel cielo nei vari periodi dell’anno. Nella meridiana sono indicati anche i segni zodiacali e le stagioni.
Piazza Grande di Oderzo è anche sede di esposizioni ed eventi, oltre che luogo di aggregazione ed è completamente pedonale.
2. Torresin
Il Torresin è la torre dell’orologio, rifatta completamente nel 1930 circa. Fu ribattezzata come Torre Littoria e corrisponde all’entrata meridionale delle mura cittadine. Era il collegamento principale con la città di Treviso: da qui si percorreva la strada Callalta, fino al capoluogo. Il Torresin durante il periodo Veneziano era la sede del Podestà.
Una volta la porta del Torresin era attraversabile in auto.
3. Duomo di Oderzo
Il Duomo di Oderzo è dedicato a San Giovanni Battista e riusale all’XI secolo. Si dice sia costruito sulle rovine di un antico tempio di Marte. A dare il via alla costruzione, San Prasdocimo, inviato direttamente da San Pietro. Lo stile romano gotico del Duomo è stato modificato nel corso dei secoli dai lavori di ristrutturazione. Lo stile attuale è dato dal restauro svoltosi nel 1920 circa. Impossibile non notare il campanile storto.
Al suo interno si trovano opere del Tintoretto, di Jacopo Palma il Giovane e di Pomponio Amalteo.
4. Via Mazzini, via dei Mosaici e le passeggiate storiche
Per un attimo potresti credere di essere al Louvre, ma non è così. In via Mazzini si trova un importante area archeologica che conserva i resti romani del foro, della basilica e di una casa privata, tutti risalenti all’età augustea – fine I sec. a.C. – prima metà del I sec. d.C. – .
Qui siamo nella zona archeologica più importante della città. Quel che resta delle ville Patrizie è qualcosa dall’immenso valore storico ed è ancora possibile vedere la suddivisione delle stanze. Purtroppo alcuni dei resti romani sono anche stati usati per costruire la cinta muraria.
Poco lontana si trova via dei Mosaici, dove è possibile ammirare una Domus romana risalente tra il I e il II secolo a.C. E’ possibile vedere una parte di pavimentazione realizzata con la tecnica del cocciopesto mentre è presente anche un pozzo millenario, appartenente alla antica proprietà.
I resti romani si possono vedere solo dall’alto. Per vederli da vicino occorre partecipare ad una delle passeggiate storiche che si tengono ogni prima domenica del mese. Durano circa due ore.
5. Ponte Donatori di Sangue
Si raggiunge tramite il sentiero che costeggia il fiume Monticano. Il Ponte dei Donatori di Sangue è un ponte ad arco che attraversa il fiume e offre una visuale diversa su Oderzo. La costruzione del ponte iniziò nel 2015 con la posa della prima pietra.
6. Resti romani al ristorante Gellius
Il ristorante Gellius è un ristorante situato sul lato sinistro di Piazza Grande quando sei di fronte al Torresin. Se ci vuoi andare ti informo che è un ristorante stellato. Ma il vero motivo per cui ci siamo andati sono dei resti romani che si trovano dentro al ristorante. Il ristorante sorge dentro al castello medievale ed ex carcere. E al suo interno sono stati trovati i resti di una villa patrizia-romana.
Il nome del ristorante deriva da una parola incisa nelle pietre. Noi abbiamo visitato solo una parte dei resti, quella appena dentro. Purtroppo i gestori chiedono che di non scendere a vedere per non disturbare chi sta mangiando.
La torre dentro cui si trova il ristorante è conosciuta anche come Torreson ed è una ricostruzione in stile anni 90 della vecchia torre sud est della cinta muraria medievale.
7. Giardini Pubblici di Ca’ Diedo
I giardini del parco pubblico di Ca’ Diedo sono situati in Via Giuseppe Garibaldi 9 nei pressi dell’omonimo palazzo.
Sono il luogo ideale per chi vuole rilassarsi in uno spazio verde. Al suo interno si trovano anche dei giochi per bambini. Durante la nostra visita ad Oderzo ne abbiamo approfittato per prenderci un pausa mentre nostri figli si divertivano.
Al centro si trova un monumento dedicato all’accademico e politico Luigi Luzzati, che fu Presidente del Consiglio dal 1910 al 1911.
8. Palazzo Foscolo e Museo Eno Bellis
Palazzo Foscolo è sede di alcuni musei: il Museo Archeologico “Eno Bellis”, la Pinacoteca “Alberto Martini” e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
Il nome originario di Palazzo Foscolo era Palazzo Contarini, divenuto poi Palazzo Condulmer ed infine quello attuale. Per quel che riguarda i musei al suo interno occorre spendere due parole:
- Museo archeologico Eno Bellis: allestito in una delle due barchesse del palazzo ed aperto nel 1876, ospita testimonianze del periodo romano e preromano.
- Pinacoteca Alberto Martini: ospita una collezione di 450 opere realizzate dal Martini.
- Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea: ospita opere di alcuni artisti opitergini.
Per la visita, ecco il link a cui prenotare e dove trovare gli orari e costi dei biglietti.
9. Via Umberto I
Forse la via più bella che vedrai durante la tua visita a Oderzo. E’ una via porticata che passa per il centro storico e si collega alla porta posta sotto il Torresin.
Lungo la via si trovano alcuni palazzi molto interessanti, in particolare uno, situato all’angolo di Via Umberto I, con la facciata esterna ricoperta di mosaici. L’autore è anonimo.
10. Mutera di Colfrancui
Ultima cosa da vedere a Oderzo: la mùtera di Colfrancui. Aleggia un che di misterioso su questo piccolo colle. E’ un tumulo artificiale da cui è emerso un nucleo funerario paleoveneto emerso a seguito di una campagna di scavo del 1982. Al suo interno sono stati ritrovati frammenti ceramici del VII secolo a.C ed una tomba. Infine, grazie ad un’indagine condotta dal geofisico Sandro Veronese è stata recuperata anche una fornace di epoca romana.
Oderzo e dintorni: cosa visitare
I dintorni di Oderzo sono molto interessanti. Occorre muovere la macchina oppure prendere il treno per andare nelle destinazioni sotto indicate, ma ne vale la pena.
- Venezia: se sei in visita a Oderzo, pensa anche ad una giornata a Venezia. Qui il link su cosa vedere a Venezia.
- Treviso: la bellissima Treviso è una delle città più belle del Veneto. Da non perdere.
- Asolo: la città dei Cento Orizzonti, meta in passato di personaggi famosi ed una delle più belle del Veneto, situata tra i colli della Marca. Leggi qui cosa vedere a Asolo.
- Cison di Valmarino: una passeggiata in uno dei borghi più belli d’Italia e lungo un percorso costeggiato di mulini. Ecco il post su cosa vedere a Cison di Valmarino.
- Portobuffolè: uno dei borghi più belli d’Italia, famoso per il mercatino dell’antiquariato. Qui l’articolo su Portobuffolè e cosa vedere.
- Portogruaro: la piccola Venezia del Veneto Orientale sul fiume Lemene. Ecco cosa vedere a Portogruaro.
Oderzo: dove si trova?
Oderzo si trova in provincia di Treviso ed è una delle città più importanti della Marca Trevigiana. E’ situata a 30 Km dal capoluogo di provincia e 30 km circa da Pordenone. Rispetto alla Regione Veneto, si situa nella parte orientale ed il confine col Friuli si trova a circa 10 km di distanza.
Come arrivare a Oderzo
Per raggiungere Oderzo, puoi benissimo arrivare in treno lungo la linea Treviso – Portogruaro. Se utilizzi gli autobus, puoi utilizzare le linee ATVO o Mobilità di Marca che ti portano direttamente alla stazione degli autobus di Oderzo. Ma la soluzione migliore resta sempre l’auto. Oderzo si trova a 30 km a est di Treviso ed in mezz’ora circa di auto sei a destinazione. Basta seguire la Strada Regionale SR 53 fino a San Biagio di Callalta e poi la Strada Provinciale SP 66. Se arrivi in autostrada, dalla A4, prendi l’A27 direzione Treviso ed esci a Treviso Sud.