Fresco, colorato, dissetante e più o meno alcoolico, lo spritz è divenuto l’immancabile bevanda che accompagna gli aperitivi di milioni di italiani, sia d’estate che d’inverno. Non c’è un momento aperitivo dove manchi almeno uno spritz sul tavolo. E manco a dirlo, questo “cocktail” di origine Veneta e veneziana è partito dalla città lagunare e ha letteralmente conquistato il mondo.
Sto per raccontarti tutto sullo spritz e sulla storia. Io lo adoro talmente tanto che uno dei miei colori sul blog è proprio l’arancione… 🙂
Indice dei contenuti
Storia e nascita dello spritz, l’aperitivo Veneto che ha conquistato il mondo
L’origine del nome: un nome austriaco per un aperitivo Veneto
Sul luogo di nascita dello spritz non vi è nessun dubbio: Veneto al 100%. Il nome invece lascia un po’ di perplessità: cosa c’entra la parola spritz col prosecco, l’Aperol e la soda? Beh, per scoprirlo occorre fare un bel salto indietro nel tempo e fermarsi tra la fine del ‘700 e i primi dell’800.
Si sa che i veneti sono grandi bevitori e questo è giustificato dall’elevata quantità e qualità dei vini prodotti nel territorio. I soldati Asburgici, che avevano iniziato a bazzicare per il Veneto, fecero i primi incontri coi vini locali, ma questi risultarono troppo forti per loro. Occorreva alleggerirne un po’ il sapore e lo fecero allungando il vino con acqua gassata. Non parlando bene italiano, per far capire all’oste che volevano una spruzzata di acqua gassata nel bicchiere di vino bianco, gli austriaci usavano il loro verbo “zu spritzen“, spruzzare.
La cosa divenne talmente popolare che si diffuse nel territorio la parola spritz per indicare il vino allungato con l’acqua gassata. Quest’ultima fu poi sostituita dall’acqua di Seltz, un’acqua molto più gassata che si diffuse con l’avvento dei primi sifoni. Infatti sembra strano, ma la prima e vera ricetta dello spritz era composta semplicemente da acqua e vino. Se si va in certi paese del Friuli, te lo servono ancora così, e anche in alcuni bacari di Venezia lo puoi trovare ancora in versione base.
Ah dimenticavo…c’è anche un’altra versione sulla nascita dello spritz. Si dice che agli operari navali dell’Arsenale di Venezia, molto considerati dalla Serenissima, venisse offerta una particolare merenda durante il loro lavoro. Gallette ed un bicchiere di vino allungato con acqua di pozzo. Un antenato dello spritz che risale al 1500. Ovviamente non si chiamava così ma si può considerare un precursore del vero aperitivo Veneto.
Quel tocco in più: Aperol, Select e Campari, guarnizioni e vini diversi
Se la ricetta originale, conosciuta come spritz liscio o bianco, rimase inalterata per più di cento anni, è grazie ai fratelli Pilla che si aggiunge quel tocco in più. Mario e Vittorio, due fratelli di origine bolognese, nel 1919 scelsero Venezia per aprire la loro distilleria, la Fratelli Pilla & C., proprio nel sestiere di Castello. Il 29 maggio del 1920 nacque l’aperitivo Select, composto da 30 erbe e spezie in cui spiccano gli aromi delle radici di rabarbaro e bacche di ginepro. Decisero di lanciare una nuova versione dello spritz, quella con vino bianco, seltz e Select.
Questa variante rimase per lo più confinata in laguna. E’ a partire dagli anni ’70 che si diffonde la variante nota a tutti, quella con l’Aperol: nasce nelle tre piazze di Padova e si diffonde in tutto il nord Italia. Ci sono poi anche altre versioni diffusesi nel tempo: col Campari, più amaro, ma anche col Cynar o col China Martini, oppure il Pirlo, in zona Brescia e l’Hugo, più fresco e leggero grazie alla menta. E a completare quello che secondo l’ IBA è un cocktail, le varie guarnizioni: limone per il liscio e fetta d’arancia e oliva per le altre versioni.
Nel corso degli anni è cambiato sia il bicchiere che il tipo di vino usato: il bicchiere usato ora è il calice ma prima si utilizzava quello basso da tavola, conosciuto in veneto col termine “goto“. Anzi, non è raro andare in Friuli o a Venezia, ordinare e trovarselo servito proprio qui. Il vino invece: a Padova si usa il vino bianco frizzante, a Treviso il Prosecco, a Venezia si usa spesso il vino bianco fermo, a Udine e in Friuli il Tocai Friulano. Ma la versione più diffusa è quella col Prosecco.
Bacaro Tour e cicchetti.
Oltre a quanto detto sopra c’è un altro punto su cui vale la pena soffermarsi. Ti avevo già parlato del tour di bacari a Venezia: i giovani veneziani si recano in città per bere spritz accompagnati da cicchetti. Sappi che non solo a Venezia ma un po’ in tutto il Veneto si è soliti accompagnare allo spritz i cicchetti. In altri casi si usano patatine o snack salati. Cicchetti o salatini, l’importante è che non manchi qualcosa da spiluccare.
Ricetta dello spritz e costi
Credo tu abbia ormai capito come si è evoluta la ricetta e la storia dello spritz: dalla semplice acqua frizzante e vino bianco a quelle più elaborate. Tra le tante, due sono le più diffuse anche se io preferisco quella tradizionale, ossia con gli ingredienti a ocio – ad occhio- :
Ricetta Veneziana
- 1/3 di vino bianco frizzante
- 1/3 di Campari, Aperol o Selct
- 1/3 di acqua frizzante
Spritz ricetta ufficiale IBA dello Spritz Veneziano:
- 6 cl di prosecco
- 4 cl di Aperol
- Una spruzzata di soda/seltz
Ah, tra l’altro, l’IBA ha stabilito che lo spritz è un cocktail. Secondo me non è corretto: considerarlo cocktail – opinione personale – serve solo a giustificarne i costi alti. Pensiamo solo ai prezzi: ci sono posti dove uno spritz liscio – quindi acqua, vino e ghiaccio – si riesce a trovare a 2.50€ – 3€. Uno spritz Aperol si trova a 3€ – 4€. In altri luoghi il prezzo raddoppia o anche di più. Secondo me è ingiustificato e soprattutto parlare di cocktail per qualcosa che non è nato come cocktail e non prevede nemmeno una shekerata o una preparazione elaborata, è qualcosa che non sta ne in cielo ne in terra.
Al di là dei pensieri e delle opinioni personali, spero di averti detto tutto quello che so sulla storia dello spritz e su questo meraviglioso aperitivo veneto. Adesso sta a te scegliere la tua versione preferita e gustartela. Cin cin! o meglio, come diciamo noi in veneto, Viva!
Tutte le foto sono prese da pixabay, comprese quelle di copertina.
Articolo molto interessante e curioso! Grazie!
Grazie mille
Luca
Articolo interessante, pieno di informazioni, ricette, aneddoti: giuro, ora ho proprio voglia di uno Spritz!
Claudia ti aspetto per berlo assieme!