“Quando sei a Rodi città, prenditi una giornata per andare a vedere l’isola di Symi, l’isola delle spugne” così mi disse una mia amica. Non l’avevo mai sentita nominare e cosa vedere a Symi proprio non lo sapevo. Lo scoprii in seguito quando tornai a casa estasiato. Ad oggi mi sento di dirti che Symi è davvero un’isola da non perdere. Prenditi una giornata, compra il biglietto dell’aliscafo e dall’isola di Rodi in 45 minuti sarai a destinazione. Symi non è poi tanto grande e non ha chissà che da vedere, solo che è un’isola molto particolare e unica nel suo genere. Forza, andiamo a scoprire l’isola delle spugne.
Symi si trova a 45 minuti di aliscafo a nord dell’isola di Rodi, ed è l’unico modo per raggiungerla ed anche il più veloce. E’ un’isola lontana dagli standard greci, fuori dai canoni usuali, diversa dalle altre isole della grecia. Per questo è una perla rara.
Bene, detto questo andiamo a scoprire Symi, cosa vedere e quali sono i luoghi più interessanti dell’isola delle spugne.
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Cosa vedere a Symi: visita al monastero Panormitis
L’aliscafo e le barche che arrivano nell’isola delle spugne salpano dal porto Kolona. La caratteristica principale dell’isola è quella di essere diversa dagli standard greci: non ti aspettare le casette bianche e i tetti azzurri stile Santorini, oppure paesini in riva al mare.
La sua caratteristica consiste nell’avere case per lo più di colore giallo. Ma non ti voglio anticipare troppo. Prima di arrivare alla capitale dell’isola, Gialos, l’Aliscafo fa tappa a Panormitis, dove si trova il monastero dedicato a San Michele, eretto in suo onore dopo le sue apparizioni. La sua spiritualità è ancora intatta e all’interno potrai visitare una piccolissima chiesa a lui dedicata.
Dopo aver fatto il giro di tutto dell’edificio, usciamo e ci dirigiamo verso il paesino ma non trovandolo di particolare interesse ritorniamo indietro e andiamo a mangiare nel bar a fianco al monastero. Dopo una sosta di 50 minuti, l’aliscafo riparte con direzione Gialos, la cittadina Capitale dell’isola di Symi.
Symi, cosa vedere nell’isola delle spugne: Gialos, la capitale
A dieci minuti dall’arrivo, ecco che la gente inizia a uscire. È meglio prendersi per tempo e mettersi in prima fila per farsi accogliere dalla Capitale. La baia su cui Gialos si affaccia è una meraviglia in quanto contornata da case in stile neoclassico che si inerpicano sulle colline che formano la baia stessa. Tutte le case hanno un colore che va dal giallo sabbia all’arancione, rispettando uno stile ben definito. Una volta scesi dall’aliscafo, iniziamo la nostra visita a Gialos e ci rechiamo verso sinistra. Prima una sbirciata alle bancarelle di spugne, poi un veloce pranzo e via, si inizia la scalata alla cima della collina che domina la baia.
Il percorso in salita inizia dall’insegna Kala strata, una scalinata che si divide più volte e si ricongiunge altrettante fino ad arrivare al monastero in cima alla montagna. Noi arriviamo quasi alla fine ma la vista non è lo stesso niente male e ammirare Gialos dall’alto non è per niente male.
Isola di Symi, cosa vedere: le bancarelle di spugne
Dopo avere esplorato le strade di Gialos in mezzo alle sue case in stile neoclassico, è giunto il momento di scoprire l’altro motivo per cui Symi è famosa: le spugne. Come accennato, le bancarelle si trovano al porto ed è li che andiamo a vedere queste famose spugne dalle proprietà miracolose.
Ce ne sono di varie forme, colori e dimensioni. Si va dai due ai quaranta euro al pezzo. Incuriositi, la ragazza della bancarella bagna una spugna e ce la passa su un braccio. La differenza sulla pelle tra il braccio bagnato e quello asciutto è palpabile. Nonostante la ragazza ci indichi proprietà miracolose di spugne dalla vita pressochè eterna, facciamo qualche acquisto, anche se non spendiamo proprio poco. A qualche mese di distanza posso dire che la qualità ha pagato.
Alcune curiosità sull’isola delle spugne
Il tramonto si avvicina, Gialos inizia a svuotarsi, la gente si reca al porto. Noi, seduti in un bar, sorseggiamo un drink ammiriamo per l’ultima volta il panorama della cittadina che si sviluppa prevalentemente in verticale.
Mi perdo in chiacchiere con la barista e allora le chiedo come facciano gli abitanti per mantenere così inalterato lo stile delle case e della città. Mi dice che gli abitanti, per decreto cittadino, periodicamente devono ristrutturare o ridipingere le case per mantenere il decoro e lo stile. Ma gli abitanti sono sempre meno.
Gli elevati costi per i restauri e la manutenzione, la forte stagionalità dell’isola, la crisi e la scarsezza delle spugne, spingono gli abitanti ad abbandonare Symi in cerca di nuove opportunità. In particolare, la pesca delle spugne sta mietendo sempre più vittime: se prima era fonte di guadagno, ora a malapena si sopravvive. La pesca selvaggia ha svuotato i mari. Ora si pesca quel che c’è. E pensare che una volta Symi e Gialos erano pieni di italiani. Che ora sono tutti emigrati.
A parziale consolazioni la ragazza mi dice che comunque sia, l’isola di Symi continua ad attirare gente. E non solo gente comune. Alcuni personaggi di Hollywood o personaggi dello sport cercano di sfuggire alla vita mondana cercando relax e tranquillità nell’isola delle spugne, magari solo per una giornata, in questo piccolissimo angolo della Grecia più vera.
Come arrivare a Symi
La nostra visita a Symi è stata un po’ improvvista: una sera eravamo a Rodi città, e mentre stiamo camminando al porto di Mandraki, tra tutte le bancarelle che vendono escursioni, ce n’è uno in cui ci fermiamo e che ci incuriosice. È della Dodekanisos Seaway, azienda di trasporto marino i cui Aliscafi veloci vanno anche a Symi. Compriamo tre biglietti per visitare appunto Symi il giorno seguente, due adulti e una bambina, al costo di 48€ anziché i 104€ chiesti dal nostro Hotel. Avevamo in programma di andarci, non così repentinamente.
Avrai quindi capito che se se vuoi visitare Symi, ti conviene prendere i ticket direttamente con la compagnia. O ci vai con un motoscafo oppure ci vai con uno dei tanti traghetti come la già citata Dodekanisos Seaway oppure Greek Ferries. Le bancarelle al porto accettano anche carte di credito, quindi vai sul sicuro, non c’è nulla di improvvisato.
Ti ricordo anche che se sei a Rodi in vacanza, puoi visitare la città Bianca di Lindos e Capo Prassonissi. E non dimenticare di assaggiare i piatti tipici della cucina greca.
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Già avevo una mezza idea di visitarla e ora è certo ch lo farò! Grazie
Vedrai che non te ne pentirai. 🙂
Mi sembra una bellissima idea per un’escursione!
Confermo. Symi è bellissima, si raggiunge in 45 minuti e la vista di Gialos è spettacolare. Un’escursione in giornata che ti piacerà sicuramente
Le case che si arrampicano sulla collina con quei colori accesi deve essere un bello spettacolo quando stai per raggiungere l’isola. Da sub posso dire che le spugne, i coralli e le conchiglie le lascerei sui fondali anche perchè, come hai detto, prima o poi finiscono e finisce l’economia di un posto. Belle foto Luca!
Simy sembra abbracciarti quando arrivi con la barca e le casette sembrano sorriderti quando arrivi. Purtroppo hai ragione, l’isola è famosa per le spugne e in molti sono preoccupati per questo fatto, si raccolgono più spugne di quante ne crescono. E l’uomo se ne accorge sempre troppo tardi.
Splendide foto e che voglia di un viaggio!grazie
Ciao Ragazzi! Grazie mille, seguitemi qui, altre foto di altri viaggi stanno arrivando! ?