Casoni di Caorle, visita all’isola dei pescatori in bici: itinerario ciclopedonale

20 Giu , 2021 - Regione Veneto

Casoni di Caorle, visita all’isola dei pescatori in bici: itinerario ciclopedonale

Per chi la conosce già o ha iniziato a frequentarla da poco, è normale associare Caorle al mare, alla spiaggia, al centro storico e al pesce fresco. Io però credo che quando se ne pronunci il nome, siano in particolare tre i simboli a cui va subito la mente: i casoni, la Chiesa della Madonna dell’Angelo e il Campanile cilindrico. Se delle chiese e del campanile ti ho già parlato nel post sulla festa della Madonna dell’Angelo, forse non tutti conoscono i casoni di Caorle. Ecco, è giunto il momento di farti scoprire cosa siano, a cosa servono e perché siano così famosi.

Questa cittadina dell’alto Adriatico della provincia di Venezia è una delle mete più gettonate per le vacanze estive. Nell’ultima decade si è convertita in una meta valida per tutto l’anno, con iniziative che attirano migliaia di visitatori. A Caorle, i casoni sono tra le cose da vedere assolutamente e fanno parte del patrimonio cittadino. Sono una vera perla sia per la loro storia che per la loro tradizione. Puoi visitarli anche a piedi, ma sarebbe bene avere un bici per percorrere l’itinerario ciclopedonale lungo il sentiero dei casoni per vederli meglio. Si trovano in un contesto naturale unico e meraviglioso, dove la natura selvaggia, unica padrona di casa, si perde all’orizzonte e l’uomo diventa un’intruso.

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Casone di Caorle

Caorle e i casoni: origine e loro scopo

La tradizione marinara del paese ha fatto sì che, in passato, gran parte della popolazione si dedicasse alla pesca. Se molti pescatori si sono dedicati alla pesca d’altura, altri hanno rivolto le loro mire verso le valli di Caorle, ricche di pesce e selvaggina. Ad est di Caorle si trovano Vallevecchia, Brussa e la laguna: zone remote, selvagge e raggiungibili solo con una piccola barca.

Zone caratterizzate dal verde della natura e dal blu del cielo, popolate da cigni, aironi, di volpi ed altri animali selvatici. Queste zone sono le stesse che hanno ispirato un grande scrittore del passato: Ernest Hemingway. Fu qui che egli trasse ispirazione per il suo celebre romanzo “Di là del fiume e tra gli alberi“.

Le valli che ti ho elencato si intravedono dalla punta estrema orientale dell’isola di Caorle, nella zona conosciuta come Falconera. E’ il posto in cui puoi ammirare più facilmente i casoni. Era da qui che partivano molti pescatori per procurarsi pesce e selvaggina. Andare per le valli per cacciare e pescare voleva dire partire la mattina presto per rientrare la sera tardi. In inverno, quando faceva buio presto oppure col brutto tempo, occorreva trovare un riparo che desse alloggio sicuro, conforto la sera, possibilità di cucinare il cibo e mettere al riparo la barca. Il casón nasce con questo scopo: fornire riparo, possibilità di riposare e preparare cibo.

I proprietari erano soliti passarci le notti ma anche viverci in maniera permanente durante alcuni periodi dell’anno e usarli come deposito per gli attrezzi da pesca. In genere ogni casón ha poco lontano una cavana, una sorta di baracca in lamiera sull’acqua, il cui scopo è quello di proteggere la barca dalle intemperie.

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Laguna di Caorle

Casoni di Caorle: come sono fatti, caratteristiche e utilizzo attuale

La tradizione del casón si sviluppa da Grado passando per Bibione fino quasi a Comacchio. Ma è qui a Caorle che si trovano in concentrazione maggiore rispetto alle altre località e sono diversi da quelli che si trovano nell’entroterra.

Il casone lacustre si caratterizza dall’avere una pianta rettangolare o meglio ancora ellittica. Quest’ultima forma permette di mantenere meglio il calore all’interno della struttura. Le pareti sono generalmente in muratura, ma la vera particolarità sta nell’uso della canna palustre essiccata. Viene usata per formare un tetto spiovente in modo da far defluire velocemente verso il basso l’acqua piovana. Il tetto è composto da più strati di canna ed arriva a circa un metro da terra. L’utilizzo della canna palustre prevede il rifacimento costante del tetto.

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Casone di Caorle

Al suo interno si trova un tavolo con sedie, in alcuni casi una brandina o un letto per il pescatore e un focolare in mattoni con una griglia per cucinare il pesce alla brace. Particolare non indifferente: nella maggior parte dei casoni manca il camino. Questo perchè sfruttando il fumo prodotto dal focolare, il tetto di canna si compatta ed impermeabilizza. Infatti quando entrerai sentirai un odore di fumo molto forte, mescolato all’odore di pesce ed al salmastro della laguna.

Ad oggi lo scopo originario di queste costruzioni si è un po’ perso. Sono pochi i quelli utilizzati ancora come abitazione permanente o riparo al rientro dalle battute di caccia o pesca. Molti proprietari mettono a disposizione il proprio casone per pranzi e cene in compagnia di amici e parenti. Inoltre, da una decina d’anni, alcuni li mettono a disposizione per visite al pubblico ma anche per pranzi su commissione e a pagamento – per sapere dove mangiare nei casoni, leggi la sezione sotto -.

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Ingresso al Casone Grottolo

Come visitare i casoni di Caorle e l’isola dei Pescatori

Ci sono tre modi per visitare i casoni: in barca, in bici o a piedi. E’ sempre meglio concordare anticipatamente la visita con qualche proprietario per evitare di arrivare e trovare chiuso.

  • In barca: se ne hai una tua, conosci qualcuno che ne ha una piccola oppure se esci con la gita in Motonave, potrai fermarti in uno dei casoni che si trovano nell’isola dei Pescatori o nelle valli. Dovrai percorrere il fiume Nicesolo, quello che separa Caorle dalla terraferma. L’‘isola dei pescatori si trova poco prima dell’inizio delle valli, alla confluenza tra i fiumi Fiume Lemene, Nicesolo e Canale Saetta. Qui, in base agli accordi, potrai visitare la struttura oppure pranzare. Attenzione che al momento l’isola è chiusa per manutenzioni.
  • A piedi: raggiungi l’ingresso all’isola dei pescatori percorrendo strada Palangon, che successivamente diventa la strada Passo Falconera. Vedrai l’inizio di due sentieri: uno pedonale di fronte a te e uno a destra, sia pedonale che ciclabile. Quello di fronte a te è quello ci si addentra nell’isola dei Pescatori, quello di destra è il sentiero dei Casoni: tempo di percorrenza? 40 minuti.
  • In bici: devi sempre percorrere la strada Palangon. Qui lasci il tuo mezzo all’ingresso del sentiero pedonale che ti condurrà all’isola. Oppure imbocca il sentiero dei Casoni che ti porterà a Falconera. Quest’ultimo sentiero lo puoi raggiungere anche dalla parte opposta: percorri il lungomare Trieste, prendi viale dei cacciatori e incrocerai via dei casoni.

Una nota sul sentiero pedonale: dovrai camminare tra la vegetazione, poi incontrerai una passerella di legno al cui termine del percorso troverai una vera e propria isola con svariati strutture. Io ho avuto modo di visitare il Casone del Doge al suo interno grazie alla gentilezza del proprietario che era là a rilassarsi.

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Casone di Caorle all’isola dei pescatori
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Casone di Caorle all’isola dei pescatori

Casoni di Caorle: dove mangiare

Se si hanno le conoscenze giuste ci sono molti casoni che organizzano pranzi a base di pesce fresco. Ma due sono i casoni più popolari, noti ed aperti al pubblico dove organizzare un pranzo a base di pesce fresco:

  • Cason Grottolo: si trova all’inizio del sentiero ciclabile dalla parte di Falconera. Le visite sono concesse la mattina dalle 09.00 alle 11.00 dal martedì alla domenica, lunedì chiuso. Il pranzo va prenotato in anticipo. Non ci sono stato, l’ho visitato esternamente ed è molto ben tenuto e curato, immerso nel verde e circondato da fiori colorati. per prenotare il pranzo chiamare il 3382684686
  • Casone del Doge: trova all’isola dei pescatori, subito alla fine del sentiero pedonale. Ho avuto modo di visitarlo due volte all’interno grazie alla gentilezza di Gigi, il proprietario, qualche anno indietro. La prima volta aveva gente e mi ha lasciato fare qualche foto. La seconda volta invece è all’interno in relax, mentre fuma e beve un prosecco. Mi parla in dialetto caorlotto di come ha rifatto il tetto in canna di come organizza il pranzo: “Niente pranzi su misura: tu mi chiami, io ti faccio da mangiare per massimo 10 persone. Non ti garantisco canoce, folpi, gransi – termini dialettali che non traduco perchè lo dovrai scoprire tu cosa sono quando verrai a Caorle – . Io esco in barca, quello che prendo si mangia. Anche branzini da 8 chili!”. Per visite e pranzi chiamare il 3891395416

E’ questa la vera autenticità per chi vuol mangiare ai casoni: non pranzi preparati su misura col menù da ristorante, ma il pesce fresco pescato e cucinato alla grigia al momento.

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Casone di Caorle all’isola dei pescatori

Casoni di Caorle: dove dormire

Infine, è anche possibile dormire nei casoni. Al momento ci sono due strutture disponibili: il Casone Maranghetto e il al Resort Casanova. Il Casone Maranghetto si trova nei pressi della spiaggia di Caorle/Brussa e puo’ ospitare un max di 5 persone. E’ dotato di tutti i confort. Altrimenti al resort Casanova puoi prenotare la tua stanza e provare l’esperienza di dormire in valle, in mezzo al verde e lontano dal caos. Al di là della funzione attuale, restano comunque parte importante del patrimonio culturale, naturale ed antropologico del paese.

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Attrezzi
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Attrezzi

Gita ai casoni di Caorle: itinerario ciclopedonale

Il modo più bello per vedere i casoni e stare in mezzo alla natura è quello di munirti di bicicletta e percorrere il giro ad anello di circa 8 km. E’ un itinerario che parte dalla zona dello stadio, costeggia il canale Nicesolo lungo la strada di sassi Palangon e la strada Passo Falconera. Qui parcheggi, visiti l’isola dei pescatori, riprendi la bici e percorri l’argine del sentiero dei Casoni. Da qui vedrai i casoni e le valli, ed è il punto più bello. Percorrilo, fai foto, fermati e gustati il momento. Dopo di che, visita Falconera. Infine, puoi rientrare seguendo le indicazioni “Stadio”. Il giro si può percorrere anche in senso inverso.

Come arrivare ai casoni di Caorle in macchina

Per arrivare ai casoni di Caorle in auto segui le mie indicazioni:

  • Entra a Caorle da uno dei due ponti e punta verso la spiaggia di levante. Alla rotonda fronte stazione degli autobus gira a destra fino alla rotonda successiva
  • Imbocca la rotonda e vai verso il Lungomare Trieste: fai la salitina e vai fino alla fine della strada, oltrepassando anche le case coloniche.
  • Ti troverai davanti un chiosco: gira a sinistra, poi prendi l’unica strada a destra. Si chiama Viale dei Cacciatori. percorrila tutta fino alla fine.
  • Allo stop, i casoni ed il sentiero dei casoni sono a sinistra. parcheggia l’auto e vai a piedi verso i casoni. Se sei in bici, vai pure con la bici lungo il sentiero.

In alternativa:

  • Entra a Caorle attraverso uno dei ponti e punta sempre verso la spiaggia di levante.
  • Alla rotonda vai dritto e prendi corso Chiggiato. Percorrilo fino alla fine.
  • Sarai obbligato a girare a destra. Fallo e poi gira a sinistra nell’unica strada disponibile imboccando viale dei cacciatori.

Ora hai tutte le informazioni che ti servono. Se hai bisogno di altre informazioni dettagliate, scrivimi pure un messaggio su uno dei miei social e ti risponderò al più presto. Se ti ho convinto a visitare i casoni, Caorle ti sta aspettando. Alla prossima!


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8 Responses

  1. Buongiorno,

    Ottima recensione!

    C’è anche un indirizzo specifico da inserire su google Maps per raggiungere il punto dove partire con la bici?

    Grazie mille.
    Arianna

  2. Guida completa ed esaustiva. Veramente fatta bene. Grazie !È già la seconda volta che utilizzo la Vs guida come riferimento

    • Che bello sapere che tornate nel mio blog perche sapete che ci sono le info utili e sapete soprattutto dove trovarle. Grazie grazie grazie 🙂

  3. Ho conosciuto Caorle ed i Casoni grazie a te, Luca.
    La struttura ha un che di familiare ma non è qualcosa che ti aspetti di trovare in Italia. Immersi così nella laguna creano paesaggi suggestivi.
    PS Non riesco più a mettere i mi piace dall’app di wordpress 🙁

    • Sono delle strutture molto belle e particolari che attirano migliaia di visitatori ogni anno sia per la loro unicità che per il contesto un cui si inseriscono

  4. Ce li avevo in programma l’ultima volta a Grado. Purtroppo andò tutto per aria, non ti sto a dire perché. Ti dico invece che è un ottimo motivo per tornare e magari farci un pranzo insieme da Gigi!

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