I miei viaggi da fare prima di morire.

18 Lug , 2017 - Disgressioni

I miei viaggi da fare prima di morire.

Trovo difficile scrivere post quando non sono in viaggio. Eppure per la sopravvivenza del mio piccolo blog, che aggiorno costantemente pur avendo delle competenze limitate in fatto di SEO, web marketing e copywriting, mi trovo costantemente a dover scrivere qualcosa. Sia chiaro, non sono un professionista ma aggiorno il blog e la mia pagina FaceBook – a proposito mi ci mettete un like? 🙁 – con costanza e per pura passione. Eppure come dicevo prima, qualcosa da scrivere bisogna inventarselo. Quindi ecco qui i miei viaggi da fare prima di morire.

E’ da gennaio che non viaggio, l’ultima volta sono stato a Londra, e da allora non ho fatto altro che pensare a dove mi avrebbero portato cuore e portafoglio la prossima volta. Premesso che qualcuno sa già dove sarò diretto in un futuro non molto lontano – cerco comunque di mantenere un certo riserbo [si come no!]- , devo dire che in questi ultimi mesi ho valutato varie destinazioni come meta successiva. Ce ne sono alcune però che stanno diventando un’ossessione, un chiodo fisso, dei luoghi che ritornano costantemente, come richiamati da un subconscio non governabile e da una voce che mi dice “ti sto aspettando”. Li ho battezzati come i viaggi da fare prima di morire.

Un viaggio non mi manca mai.

Il viaggetto nella capitale europea ci sta e durante l’anno per me è immancabile. E’ come il caffè, il dolce o l’amaro dopo i pasti. Se non ci fossero, sentiresti che ti manca qualcosa. Lo stesso vale per un viaggio in Europa: se non lo faccio, so di aver perso un’occasione e arrivo alla partenza successiva col rischio di essere in astinenza da viaggio per troppo tempo, come se mi mancasse qualcosa. Girare per l’Europa serve a spezzettare l’attesa del viaggio grosso che cerco di non farmi mancare. Poi quando devo programmare i dieci o quindici giorni, ecco che mi ritrovo col solito dilemma: dove andare.

Vado qua, no di là, ma lì costa meno… insomma ci siamo capiti, penso che il problema sia comune per tutti. Non credo sappiate già quale sia la vostra meta o che abbiate già programmato una lista dei prossimi viaggi.

Nel mio continuo barcamenarmi a destra e a manca tra le papabili destinazioni, mi sono reso conto che ce ne sono alcune che costantemente, qualcuna più qualcuna meno, non mancano mai. Ecco la mia lista di viaggi da fare prima di morire, in ordine casuale con l’eccezione dell’ultima.

1) Cina.

La cultura cinese mi ha sempre affascinato. Antichità e modernità che si intrecciano, si sovrastano, si contrastano, si accompagnano. Le futuristiche città di Shanghai e Pechino, contrapposte alle campagne e alle piccole città che cercano di rimanere aggrappate alle loro tradizioni, come Lijiang, Fenghuang e Suzhou.

Grattacieli avvenenti che si perdono in mezzo allo smog contro pagode antiche di millenni. Eserciti di terracotta e muraglie millenarie eserciti di manager sempre di fretta e muri linguistici che non ti permettono di capirti, ma che quando ce la fai è come se avessi segnato nella finale del campionato mondiale. La Cina è un mondo che mi intriga non poco. Due volte avevo pianificato un possibile itinerario e due volte l’ho posticipato a data da definirsi. Non credo lo rimanderò ancora per molto.

2) Canada Occidentale.

Il mio vero concetto di Canada è nella parte occidentale di questo sterminato paese. In particolare, Canada per me vuol dire spazi sconfinati, terre selvagge, animali liberi e allo stato brado, temperature miti, montagne innevate e laghi verde acqua da attraversare in canoa. Vancouver, considerata da molti una delle più belle città del mondo, sarà il nostro punto di arrivo – o di partenza, lo sapremo a tempo debito – ma il cuore del nostro viaggio dovranno essere, Banff, Jesper e Glacier, i parchi naturali più belli e più grandi dello Stato. Mi chiedo: ma il Canada Orientale, come sarà? 😉

I miei viaggi da fare prima di morire

3) Stati Uniti: Arizona e Parchi dello Utah.

Sono talmente rimasto colpito dalla meraviglie naturalistiche della Florida che mi ritrovo a volerci tornare. Poi un mio parente mi passa tutta la collezione di Tex Willer, ambientata in Arizona, tra la Monument Valley e il Grand Canyon e capisci che con un auto al posto del cavallo, anche tu puoi andare a spasso sotto i 40 gradi dello stato più caldo d’America, con le dovute precauzioni ovviamente. Oltre all’Arizona ci sarebbe anche il parco degli Archi, nello Utah. Sinceramente prima di andare qui, vorrei andare all’estremo opposto. Vedi punto successivo.

4) Estremo Oriente: Giappone, Cambogia, Vietnam, Thailandia, Laos, Malesia, Myanmar, Singapore.

Raggruppiamoli così, sotto un unico “contenitore”. Ci vorrebbero sei mesi, ma non li ho, quindi spezzetterei il viaggio in più parti, da decidere dove e quando. Sento più il richiamo dell’Australia che dell’Asia, ma credo arriverà prima una tappa qui che nell’altro emisfero. Dall’Asia manco da troppo tempo, per la precisione dalle Maldive. Vorrei partire dal Vietnam e dalla Thailandia, possibilmente, ma alla fine chi vivrà vedrà.

5) Sud America: Linee di Nazca, Machu Picchu, Cuzco in Perù ma anche il Sito di Pumapunku in Bolivia. 

Luoghi che richiamano un certo misticismo, ma anche un certo che di extraterrestre. Luoghi che mi hanno sempre affascinato per quello che potrebbero nascondere e che secondo me non si rivelano. Vorrei vedere anche il Salar de Uyuni, già che siamo in zona. Piccola menzione per la cultura Maya, in Messico: altro luogo che reputo interessante ma che credo possa aspettare, al momento non è prioritario. Il Sud America può attendere. Sono viaggi da fare prima di morire, ma non così urgenti.

6) India. 

Qui bisogna prepararsi bene. Mi sto già predisponendo mentalmente a quello che potrei trovare in quello che considero l’ottavo continente. Si perchè l’India, coi suoi usi, costumi, cibi speziati – mi sa che perderò 20 chili quando sarò tornato, sono molto schizzinoso nel cibo – e la sua spiritualità, è un continente a se stante, e forse un mondo a parte sulla nostra Terra. Mi hanno detto che per quanto tu possa essere preparato, non ti ci abituerai mai a quello che potresti trovare: mucche per le strade di Bombay, scimmie in strada a Jodphur, pire di cadaveri a Varanasi. Vedremo, intanto provo a far dondolare la testa a destra e a sinistra come fanno loro.

7) Australia. 

Ultima in ordine cronologico ma in cima alla lista e obiettivo principale. Il sogno di una vita, diventata ormai scopo unico del mio viaggiare. Quello che viene prima è stata una lunga maratona in scioltezza, una sorta di palestra dei viaggi, l’Australia invece è il traguardo finale. Questo è in assoluto l’immancabile tra i viaggi da fare prima di morire.

Che ci vada fra uno o cinquant’anni non m’interessa, dopo l’Australia posso pure morire. Ecco perchè prima voglio visitare gli Stati elencati sopra, dovranno essere tanti e anche quelli non elencati. Tradotto: non ci tengo a morire giovane, quindi tanti viaggi così campo di più.

Ho avuto dei sogni – o forse dovrei dire incubi? – in cui sognavo l’Australia, la sua terra rossa, Uluru, che non amo chiamare Ayers Rock, l’Opera House di Sydney, Union Lane a Melbourne coi suoi graffiti, le Whitsundays, la Ocean Road e coi suoi dodici apostoli.

Sogni ricorrenti e talmente veri da svegliarmi sudato e con la voglia di prenotare un volo per Sydney mentre facevo colazione, ma che per svariati motivi e in barlumi di lucidità mi hanno bloccato dal prenotare il volo. Un sogno che posso tranquillamente dire sta diventando una bellissima ossessione. Australia, ti voglio, ti avrò!

Ovviamente tutto questo quando tornerò dall’Australia…beh non ci tengo proprio a crepare, ma se devo farlo, voglio farlo il più in là possibile ed aver toccato tutte le mie tappe della lista. :-). Dimenticavo di dirvi che molti di questi viaggi sono tra le 100 cose da fare prima di morire.

Tutte le foto sono prese da Pixabay


9 Responses

  1. Alla faccia della lista! Personalmente la Cina non riesco proprio a farla rientrare nella mia lista, non so perché e in ogni caso non credo che il Paese se ne avrà a male se una persona non la include nella propria top 10! ?
    Stiamo lavorando anche noi alla nostra bucket list ma si sta rivelando complicato mettere d’accordo due teste ?…su una cosa però non sono disposta a scendere a compromessi: le cascate dell’Iguazu.
    Eri

  2. Mi sembra un’ottima lista! Fatta eccezione per la Cina che proprio non riesco a far rientrare nella mia lista (sono talmente tanti i luoghi che vorremmo visitare che non credo che la Cina se ne avrà a male se una persona non la include nella top 10?), non so perché ma tanto è. Stiamo lavorando anche noi alla nostra bucket list, chissà se riusciremo a trovare un accordo in due ?…ma una cosa è certa: sulle cascate dell’Iguazu non sono disposta a scendere a compromessi!
    Erica

    • Forse sulla Cina ci sono cose che vanno al di là del semplice vedere molti luoghi, forse ha a che fare con le “abitudini” poco consone… Credo che x le cascate di Iguazù faresri carte false, ti capisco, le terrò in considerazione se dovessi andare verso l’Argentina. ?

  3. Perchè aspettare il grande viaggio per scrivere un articolo? Anche un fine settimana in una delle tante belle realtà nostrane può essere fonte di ispirazione. Ho scoperto luoghi interessanti da visitare non molto lontato dalla città in cui vivo. Counque le mete prenotate sono tutte meravigliose da scoprire.

    • Non aspetto di scrivere post dopo un grande viaggio, lo faccio anche se vado qui in giro. Il problema è che per motivi di lavoro non ho weekend liberi e ho poco tempo a disposizione. Ovviamente appena ho l’occasione vado,che sia in italia o all’estero. ?

  4. Ah, come ti capisco quando dici che sei sempre lì ad aspettare dove ti porterà il portafoglio! Ogni tanto vorrei mettermi a giocare al superenalotto o qualcosa del genere, vincere il primo premio per non dover lavorare e trascorrere le mie giornate a decidere quale sarà il prossimo viaggio, e a programmare e prenotare le tappe. E nel frattempo faccio anche io come te e compilo liste lunghissime su dove vorrei andare prima o poi… Tutte mete molto interessanti le tue, e in particolare quella del Canada!

    • Sinceramente gioco 6€ a settimana da anni ma ho fatto finora un misero quattro, qualche tre e una sfilza di due, con mille imprecazioni per aver sbagliato 5 o 6 per uno o due numeri…Ci provo a cambiare la mia vita ma ancora nulla. quindi continuo a programmare e sognare, con la speranza che un 6 mi cambi la vita e le liste non diventino più chilometriche ma semplicemente dei paesi con la spunta.

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