Reggio Emilia è una piccola città situata tra Parma e Modena, a mezz’ora circa di autostrada da entrambe. Nonostante i luoghi di interesse a Reggio Emilia non manchino e si trovi tra due città propense al turismo, è meno popolare rispetto alle altre due città vicine. Mentre eravamo a Parma ci siamo presi un pomeriggio per visitare Reggio Emilia e devo dire che è stata un’ottima scelta. Ci siamo dedicati al suo centro storico, visitandolo a piedi per poi visitare alcuni luoghi appena fuori dal centro cittadino.
E’ nota come la città del tricolore perchè è qui che fu adottato ufficialmente per la prima volta il vessillo verde, bianco e rosso nel 1797 come bandiera Italiana. Puoi scoprire Reggio Emilia e cosa vedere in un giorno leggendo il mio articolo: ti lascio anche una mappa con l’itinerario che ho percorso io, partendo dal centro e muovendosi poi tra altri due punti che devi per forza raggiungere con la tua auto. Il tempo di visita è di una giornata, ma se fai come noi un pomeriggio è sufficiente.
Indice dei contenuti
Cosa vedere a Reggio Emilia in un giorno: itinerario con mappa nella città del Tricolore
1 Piazza Prampolini
La nostra visita di un giorno a Reggio Emilia inizia da Piazza Prampolini, conosciuta anche come Piazza Grande. E’ il cuore della città, sede delle manifestazioni cittadine e del mercato settimanale del martedì e del venerdì. Qui si affacciano alcuni tra gli edifici più importanti: il Palazzo del Comune, il Palazzo del Podestà con la Torre dell’Orologio, il Palazzo delle Notarie e la Torre del Bordello. Quest’ultima era utilizzata come archivio ma prende il nome dal bordello cittadino, in passato situato giusto a lato della torre.
Oltre ai palazzi, sempre in piazza Prampolini si trovano la Statua del Crostolo e la Cattedrale col Battistero – della chiesa te ne parlo sotto -. La piazza è collegata a Piazza San Prospero, dove si trova una tra le chiese più importanti di Reggio Emilia, tramite il passaggio “sotto Broletto”. Si tratta di un passaggio realizzato nel 1488 ma nel 1700 fu realizzata una loggia dove si trovano numerose botteghe e locali, situati lungo il fianco meridionale della Cattedrale. Sopra l’arco in direzione Piazza Grande si trova la scritta “Stat regensium fides nulla sub aevo interora” ossia “Resiste la fedeltà dei reggiani, mai perirà in nessuna epoca”.

2 Il Duomo di Reggio Emilia
La costruzione del Duomo di Reggio Emilia risale probabilmente all’anno 857 e fu edificato sopra una costruzione di origine romana. E’ una chiesa in stile romanico ma durante il corso degli anni varie modifiche ne hanno alterato l’aspetto. La Cattedrale è di intitolata a Santa Maria Assunta e la facciata esterna, che dà su piazza Prampolini, è incompleta. Internamente si compone di una pianta a croce latina a tre navate, con a lato alcune cappelle in marmo e dove si trova anche una cripta del XII o XIII secolo.
La cattedrale è stata oggetto di restauro nel 2010 e riaperta al pubblico dove sono stati posti al suo interno nuovi arredi liturgici. Come edificio religioso, non mi ha impressionato più di tanto.

3 Basilica e Piazza San Prospero
A pochi passi da Piazza Prampolini si trova Piazza San Prospero dove si affaccia la Basilica di San Prospero. Si raggiunge facilmente tramite la strada porticata di cui ti ho parlato prima, il Broletto, ed è conosciuta anche come la piazza piccola. La piazza si presenta di forma rettangolare, porticata su tre lati e con la presenza di sei leoni in marmo rosso.
La Basilica di San Prospero invece è dedicata al patrono della città. L’edificio è di età rinascimentale e sul suo lato destro si trova la torre campanaria a base ottagonale, anche se incompleta. L’interno è a croce latina a tre navate: al di là della varie opere d’arte e cappelle, dove ti segnalo il Battesimo di Cristo, credo sia importante farti sapere che sotto l’altare maggiore si trovano le vestigia del Santo. Inoltre, sempre al suo interno si trova un importante Tesoro con un busto di San Prospero in argento. A lui è attribuito il salvataggio di Reggio Emilia dagli Unni di Attila: grazie all’intervento di San Prospero, la città fu avvolta in una fitta coltre di nebbia e gli Unni passarono a fianco della città senza accorgersene.

Devo dire che mi è piaciuta di più questa Basilica che il Duomo.
4 Museo del Tricolore
Tra le cose da vedere a Reggio Emilia in un giorno c’è il Museo del tricolore. L’idea di un Museo dedicato al Tricolore è dello storico Ugo Bellocchi: nel 1966 ricostruì, su basi documentarie, il modello del primo Tricolore. Ad ampliare la collezione furono poi Gaetano Chierici e Naborre Campanini. Il museo si divide in tre piani:
- Al piano terra si trova la Sezione del Museo chiamata Ispirazione Tricolore, con le mostre permanenti e i laboratori d’arte. Le opere sono ovviamente ispirate la tricolore, dove si trova una sezione dedicata al periodo napoleonico.
- Al primo piano si trova la sezione Bandiera Tricolore, dove si intrecciano la storia della bandiera nazionale e le vicende politiche di Reggio Emilia, con alcune testimonianze riguardanti i contributi in battaglia lasciati dai Reggiani.
- Al secondo e ultimo piano si trova la sezione Italia Tricolore, dove sono esposti i cimeli risalenti al periodo della Restaurazione al completamento dell’Unità Nazionale. Il percorso termina nella Sala del Tricolore, il luogo dove le città di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara si riunirono il 7 gennaio 1797 per proclamare la Repubblica Cispadana. Emblematico fu l’utilizzo del vessillo tricolore verde, bianco, e rosso, utilizzato poi nel 1848 come Bandiera Nazionale. Oggi questa sala è usata per il consiglio comunale e utilizzata per celebrare i matrimoni civili, ospitare conferenze ed altre manifestazioni culturali.

A me è piaciuto davvero molto e te ne consiglio la visita.
- Costo: Gratuito
- Orari di accesso: dato che variano a seconda della stagione, clicca sul link per vedere gli orari del Museo del Tricolore, a metà della pagina
- Indirizzo: Piazza Casotti, 1
1 I musei civici di Reggio Emilia
Se sei interessato ai musei, allora ti interesserà sapere che la città dispone di un complesso museale: sono i Musei Civici di Reggio Emilia e ne fanno parte diverse istituzioni come il Palazzo dei Musei, il piccolo museo della Giara, il Museo di Storia della Psichiatria, il Museo del Tricolore e la Galleria Parmeggiani. La sede centrale è a Palazzo dei Musei che ospita le sezioni di Archeologia, Etnografia, Storia dell’Arte, Storia Naturale e una parte dedicata alla sezione della città.
Orari di apertura: martedì, mercoledì, giovedì dalle 10.00 –alle 13.00, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00, lunedì chiuso. Costo: gratuito

5 I chiostri Benedettini di San Pietro
Lasciamo la zona di Piazza Prampolini e ci dirigiamo verso i Chiostri Benedettini di San Pietro, percorrendo a piedi Reggio Emilia, lungo la strada principale di via Emilia San Pietro. Mentre stai camminando lungo la via, all’incrocio con via Roma si trova la Gromae Locus: è una targa posta sul manto stradale che indica il punto d’origine della città di Reggio Emilia. La groma era un’asta usata dai Romani per le misurazioni e qui è stata calcolata l’intersezione del Cardo, direzione nord sud, con il Decumano, est-ovest. Da qui Reggio Emilia iniziò a espandersi.
Questi chiostri risalgono al XVI secolo e dovevano ospitare i frati benedettini che risiedevano fuori città. Oggi sono il complesso monumentale più importante di Reggio Emilia e uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano. Ad oggi al suo interno si svolgono attività laboratoriali e didattiche adatte a persone di tutte le età, dove si identificano quattro aree: Lab in Chiostri, Art in Chiostri, Work in Chiostri e Food in Chiostri.

E’ possibile visitare i Chiostri gratuitamente senza limiti di età, basta presentarsi all’ingresso, lasciare i propri dati e si accede. Per chi volesse una visita guidata, è possibile prenotarla al costo di 5€ intero, 2€ ridotto.
Per gli orari:
Da martedì a venerdì: 16.00 – 18.00
Sabato, domenica e festivi 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso.

6 Basilica e chiostro della Ghiara
Un altro luogo molto noto da vedere a Reggio Emilia è la Basilica ed il chiostro della Ghiara, situata appena fuori dal centro storico ma raggiungibile a piedi. E’ uno tra i santuari mariani più importanti d’Italia. La sua origine risale al 1517: un’effige della Madonna col bambino fu dipinta sul muro di cinta dell’orto dei frati, il cosiddetto “canton dei servi“. Oggetto di venerazione da parte dei Reggiani, l’effige fu rifatta a causa delle intemperie che la deteriorarono. Fu messa in una cappella apposita a seguito del crescente numero di fedeli ma anche grazie al miracolo di Marchino, un bambino sordomuto dalla nascita: dopo giorni di intensa preghiera, riacquistò udito e parola davanti all’immagine sacra.
La facciata esterna l’ho trovata abbastanza semplice, mentre all’interno la chiesa ha una pianta a croce greca. Di particolare interesse è tutto il ciclo pittorico di affreschi in tutta la chiesa, volte e cupole comprese: riguardano episodi dell’antico testamento eseguiti dalla scuola dei Carracci.
Orari di visita: Da Lunedì a Sabato: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:30 alle 17:30; Domenica e festivi 16:30 – 17:30. Accesso gratuito.

7 Il murales di Kobe e Gianna al parco il Noce.
Questa tappa del mio itinerario a Reggio Emilia in un giorno è dedicata a chi ama la street art o a chi ama il basket – io faccio parte di entrambe le categorie -. Dovrai prendere l’auto per raggiungere questo luogo perchè fuori dal centro: per questo l’ho messo alla fine dell’itinerario. Kobe Bryant, leggendario giocatore di basket NBA dei Los Angeles Lakers, ha vissuto per un periodo a Reggio Emilia quando suo padre Joe giocava in serie A1 per la squadra della città. Kobe, scomparso prematuramente a 42 anni in un incidente aereo, era molto legato alla città di Reggio. Aveva ancora molti amici e tornava in città quando ne aveva occasione, organizzando eventi e incontri.

Dopo la sua morte, assieme alla figlia tredicenne Gianna, Fabio Valentini, in arte Neko, ha realizzato presso il parco il Noce questo murales dedicato a Kobe e Gianna Bryant con la scritta “Reggio Loves You”. Il parco dispone di un campetto di basket, tra i più frequentati della città, dove abbiamo anche fatto due tiri io e mio figlio. C’è anche un murales al PalaBigi e uno sulle pareti della casetta dell’Enel in via XX settembre. Infine, la città ha dedicato ai due una piazza, Largo Kobe e Gianna Bryant, a pochi passi dal centro.

8 I ponti di Calatrava
La nostra visita a Reggio Emilia sarebbe terminata, se non fosse che mentre torniamo a casa ammiriamo con le luci della sera i ponti di Calatrava: sono tre ponti realizzati dal famoso ingegnere spagnolo per riqualificare l’area del casello stradale e della stazione dell’alta velocità. Tutto il complesso è conosciuto come le Vele e si compone di un arco e due ponti strallati, visibili a chilometri di distanza. Devo dire che l’opera è davvero maestosa avveniristica, con le luci della sera è qualcosa di ancora più straordinario.

La nostra visita a Reggio Emilia di un giorno termina qui. Ora sai anche tu cosa vedere in città, quindi se il mio itinerario con mappa ti è piaciuto, lasciami un commento. Alla prossima.
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Stavo rinunciando a visitarla perché avevo solo un giorno a disposizione, ma grazie al tuo articolo ho cambiato idea. Grazie.
Grazie mille a te per la lettura!
Luca