Cosa vedere a Torino in tre giorni: itinerario a piedi con mappa

4 Mag , 2025 - Regione Piemonte

Cosa vedere a Torino in tre giorni: itinerario a piedi con mappa

Torino è stata una bellissima scoperta. Era da anni che ci volevo tornare, soprattutto per vedere il museo egizio. Ci ero stato da bambino ma i ricordi erano molto vaghi. Prima Capitale d’Italia, sede di una delle dinastie più ricche e potenti del passato, oggi è città ricca di storia, arte, cultura e di vita. Il tutto condito da un’ottima cucina a base di carne e vini pregiati. Ma nonostante questo, per me il capoluogo Piemontese rimane sempre una grande sottovalutata. Purtroppo non tutti la scelgono come meta per il proprio weekend, anzi molti la snobbano. Per questo, raccontandoti cosa vedere a Torino in tre giorni, spero di far ricredere quelli che per un verso o per l’altro, non la vanno a visitare.

Ti avevo già parlato di questa meravigliosa città nel mio articolo dedicato a Torino in un giorno. Bene, qui ti lascio la mia visita a Torino in tre giorni a piedi: un itinerario con mappa molto dettagliato che ti aiuterà a raggiungere i luoghi principali. Pronto? Dai, ‘ndemo!

Cosa vedere a Torino in tre giorni: itinerario a piedi con mappa

Iniziamo subito con la mappa dell’itinerario di questi 3 giorni a Torino. Questo percorso è fatto per muoversi a piedi lungo le vie della città, usando all’occorrenza qualche mezzo di trasporto. Non includo in questo articolo la visita alla Reggia di Venaria Reale, ne parlerò in un articolo a parte. Si trova a 10km da Torino e quindi preferisco concentrarmi sulla città.

Cosa visitare a Torino in tre giorni: giorno 1

1 Museo del Cinema Mole Antonelliana

Il mio itinerario a Torino in tre giorni si apre con la visita al museo Nazionale del Cinema di Torino. Si trova all’interno della Mole Antonelliana, icona della città. L’idea di avere un museo del cinema a Torino nasce nel 1940 ma solo nel 1995 fu trasferito qui.

Al suo si trovano due sezioni. La prima sezione da visitare è quella dedicata all’archeologia del cinema: si suddivide in 8 aree tematiche. Qui potrai vedere i primi cinematografi, dispositivi ottici, giochi luce e di prospettive, lenti ed i primi esempi di cinema muto. La seconda sezione è l’Aula del Tempio, dedicata a mostre temporanee con protagonisti i grandi del cinema attuale. Quando siamo andati noi si svolgeva la mostra dedicata all’ “arte di James Cameron” divisa in 6 sezioni, di cui due intitolate a Titanic e Avatar. La mostra precedente era dedicata a Tim Burton. Questa si sviluppa sia al piano terra, sia attraverso una rampa elicoidale che sale verso la cupola. Qui, oltre a passare attraverso la galleria dei manifesti e le aree espositive dedicate ai diversi generi di cinema, vedrai ulteriori pezzi della mostra in corso.

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La Mole Antonelliana di Torino

Non finisce qui perchè puoi prenotare la salita in cima alla mole tramite l’ascensore e vedere Torino dall’alto.

Per accedere al museo del cinema ti consiglio di acquistare la Torino + Piemonte Card: con la tessera avrai accesso gratuito alla Mole. Per l’ascensore panoramico invece avrai una riduzione di prezzo. Dovrai però prenotare gli ingressi. Per prenotare l’ingresso gli ingressi, ti consiglio di farlo dal sito ufficiale. Se invece cerchi info su orari e aperture, li trovi a questo link. La durata della visita è tra le due e le tre ore.

2 Piazza Castello

Andiamo ora verso piazza Castello la piazza principale e più elegante di Torino. Al centro si trova Palazzo Madama e la Casaforte degli Acaja, che oggi è sede del museo civico di arte antica. Lungo il perimetro della piazza si trovano tutta una serie di portici, risalenti a epoche diverse. Tra gli edifici che si affacciano su piazza Castello troverai, sul lato nord, i Musei Reali, il Palazzo della Prefettura e l’Armeria Reale; sul lato nord occidentale si trova la piazzetta Reale e la Real Chiesa di San Lorenzo; sulla parte orientale, sotto il porticato, si trova l’accesso al Teatro Regio; sul lato sud, dove si trova l’ultima parte di via Roma, sotto i portici troverai la galleria Subalpina ed il Caffè Mulassano.

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Piazza Castello, Torino

3 Caffè Mulassano

Teoricamente dovrebbe essere mezzogiorno e quindi è ora di andare a mangiare. Ci sono molti posti dove mangiare a Torino, ma io ti dico di fare un salto al Caffè Mulassano. Non tanto per la qualità del cibo ma per motivi storici: si tratta di uno dei caffè storici di Torino ed è qui che nacquero i tramezzini, ormai diffusi in tutta Italia. I posti a sedere sono pochi, però ti consiglio di provare, per sfizio, i tramezzini nel luogo dove sono nati.

Dispone di pochi posti a sedere e non è possibile prendere i tramezzini da asporto. Si mangia o seduti o al banco. Se fosse per la qualità dei tramezzini o per il loro prezzo – tra i 4€ e i 5€ a tramezzino, – non ne varrebbe la pena. Ma siccome i tramezzini sono nati proprio qui e si tratta di un’istituzione in città, ti consiglio di assaggiarne almeno uno.

4 Piazza San Carlo

Lunga 168 metri e larga 76, piazza San Carlo è considerata dai Torinesi il salotto della città. Al suo centro il monumento equestre a Emanuele Filiberto di Savoia mentre ai suoi lati si trovano i palazzo porticati di Palazzo Solaro del Borgo, da una lato, Palazzo Guido Villa e Turinetti di Pertengo o De Felicon dall’altro. La piazza è collegata con piazza Castello tramite un breve tratto di via Roma. Sul lato opposto, proprio dietro al monumento equestre, si trovano le due chiese gemelle in architettura barocca, la chiesa di San Carlo e di Santa Cristina. Anche qui potrai trovare alcuni caffè storici della città come come il caffè san Carlo e il caffè Torino. Appena fuori dalla pizza si trova una delle tre gallerie coperte del capoluogo piemontese, Galleria San Federico. Vi si accede dal breve tratto di via Roma.

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Piazza San Carlo, Torino

5 Via Roma

Esci da piazza San Carlo passando tra le chiese gemelle e inizia a percorre una delle vie principali della città: via Roma. Si tratta della via dello shopping di Torino. Via Roma termina su Corso Vittorio Emanuele II, a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova. La via è porticata da ambo i lati e su di essa si affacciano numerose attività commerciali, soprattutto di brand noti e di alta moda. Noi siamo entrati in paio di negozi, tra i quali quello della Lego, ma ci sono anche molti negozi di vestiti. In un futuro prossimo è in progetto la pedonalizzazione della via.

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Portici a Torino

6 Tappa bicerìn da Guido Gobino in Via Lagrange

Arrivato alla fine di via Roma, ti consiglio di ritornare verso il centro ma per la strada che corre parallela: si tratta di via Lagrange. Anche questa strada è sede di negozi ed attività commerciali. Qui troverai più locali dove mangiare e bere e anche la Rinascente. Prima di proseguire la visita di tre giorni a Torino, visto che siamo più o meno a metà pomeriggio, facciamo una tappa bicerìn da Guido Gobino.

La cioccolateria Guido Gobino è una delle cioccolaterie storiche della città. Producono cioccolato da più di 50 anni e come ben saprai, la tradizione del cioccolato qui è molto diffusa e sentita. Infatti Torino è considerata la Capitale del Cioccolato. Tra i tanti prodotti – cioccolata, gianduia, cioccolata alle nocciole ecc, -, ti consiglio di assaggiare il bicerìn, un bicchiere di caffè, panna e cioccolato servito caldo tutto da gustare. A me è piaciuto molto, perchè combina benissimo il gusto dolce del cioccolato con l’amaro del caffè. Il luogo è sempre molto affollato e quindi ti consiglio di prenderlo da asporto.

Al suo interno troverai anche un vetrina ben fornita di variati tipi di cioccolato.

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Il parco del Valentino a Torino

7 Parco del Valentino

L’ultima tappa di questa prima giornata a Torino in tre giorni è il parco del Valentino, il polmone verde nonchè parco più famoso della città. Sta a te decidere se andarci a piedi oppure tramite mezzi pubblici – tram o bus -. Non puoi non conoscerlo perchè è uno dei maggiori luoghi d’interesse di Torino nonchè uno dei simboli della città. Ha un’estensione di 421000 metri quadri. Qui troverai molte famiglie con bambini ma anche molte coppie o amici alla ricerca di un momento di relax in mezzo al verde.

Non è chiaro l’origine del nome del parco, si pensa fosse presente un’antichissima cappella titolata a san Valentino, ma non è certo. Qui si vi si trova l’omonimo castello, il villaggio medievale – un villaggio medievale ricostruito ma chiuso al momento in cui ci sono stato io -, alcune installazioni artistiche come busti, fontane e la panchina degli innamorati, una panchina con due lampioni appoggiati l’uno all’altro, in un metaforico abbraccio.

Nel parco del Valentino si tengono anche manifestazioni ed esposizioni. Decisamente un luogo da visitare a Torino per concludere una degna giornata a spasso per la città.

Cosa fare a Torino in tre giorni: giorno 2

1 Museo Egizio

Il secondo dei tre giorni di visita a Torino inizia dal bellissimo Museo Egizio. Devo ammettere che è stata la vera ragione per la quale ho voluto venire a Torino e la visita vale davvero la pena.

Ti consiglio di partire dal tempio di Ellesiya, un tempietto rupestre donato dal Governo Egiziano in riconoscimento dell’aiuto italiano nel salvataggio dei templi nubiani minacciati dalle acque della diga di Assuan. Si trova dalla parte opposta all’ingresso principale – praticamente devi fare il giro dell’edificio – . Qui potrai vedere come è stata ricostruita e soprattutto alcuni geroglifici scolpiti nella pietra. Fu inaugurta il 4 settembre 1970. Avrai comunque modo di scoprirne tutta la storia tramite la spiegazione in Italiano, sia tramite la spiegazione scritta dei geroglifici sia tramite proiezioni video. La visita dura circa 20 minuti.

Terminata la visita al tempio di Ellesya, è ora di entrare nel museo vero e proprio. Si tratta del museo più importante dopo quello del Cairo, per quel che concerne la civiltà egizia. Si può dire che il primo reperto egizio portato in città risalga al 1626, quando fu acquistata una tavoletta bronzea – la Mensa Isiaca – da Carlo Emanuele I di Savoia. Da allora la collezione è cresciuta e oggi ospita più di 40000 reperti storici provenienti dall’Egitto e risalenti ad un arco di tempo che va dal Paleolitico all’età copta. Il museo si compone di 4 piani, dove potrai trovare sarcofagi, statue, vasi canopi, iscrizioni, oggetti di uso comune e anche mummie.

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All’interno del Museo Egizio

Ti consiglio di prenotare una visita guidata – ce ne sono di svariati tipi – . Terminata la visita con la guida, potrai proseguire in autonomia all’interno del museo. Noi abbiamo fatto una visita guidata dedicata alla scrittura. Nel 2023 il museo egizio ha registrato oltre 1 milione di visitatori, diventando uno tra i musei più visitati in Italia.

Il costo dei biglietti varia a seconda del tipo di visita che sceglierai: puoi fare ticket di ingresso singolo, oppure scegliere una tra le tante visite guidate, oppure i laboratori. Puoi acquistare il biglietto nel sito ufficiale. Comunque, per darti solo l’idea dei costi con biglietto singolo: adulto 18€, ridotto 15€, ticket famiglia – due adulti e due bambini – 36€.

Per quel che riguarda gli orari:

Aperto tutti giorni, Lunedì dalle 09.00 alle 14.00 mentre da Martedì a Domenica dalle 09.00 alle 18.30.

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2 Palazzo Carignano

A pochi metri dal Museo Egizio si trova uno dei palazzi più di Torino, realizzato in stile barocco e di colore rosso. Si tratta di palazzo Carignano, che oggi ospita la Direzione Regionale Musei, gli Appartamenti dei Principi di Carignano – al pianterreno -, e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. E’ Patrimonio UNESCO e fa parte del complesso delle residenze Sabaude. Per visitarlo occorre prenotare tramite il sito delle residenze reali sabaude ma si può visitare solo di sabato e domenica, al momento. Nel casto tu non riesca a prenotare, ti consiglio comunque di entrare nella corte interna ed ammirare la bellezza di questo edificio voluto da Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, detto il Muto. Da vedere anche Piazza Carlo Alberto, la piazza situata dietro al palazzo.

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Palazzo Carignano, Torino

3 Galleria Subalpina

Dirigiti ora verso Piazza Castello per vedere la più bella tra le tre gallerie coperte di Torino. Il nome completo è Galleria dell’Industria Subalpina. E’ una piccola area commerciale ispirata ai passages parigini realizzata dall’architetto Pietro Carrera. E’ un salone lungo 50 metri e largo 14 con il tetto a vetri, il che permette l’illuminazione naturale della zona interna, ricca di piante. Una balconata percorre tutto il perimetro della galleria, mentre all’interno si affacciano le attività commerciali.

4 Pranzo a base di Goffri

Per pranzo ti consiglio di provare una specialità dell’alta Val Susa e dell’alta Val Chisone. I gòfri sono un mix tra la piadina e il waffle: si tratta di un impasto leggero che viene cucinato su una piastra, il quale conferisce a questa cialda un caratteristico aspetto reticolato, come il waffle. Viene riempito di affettato o verdure e piegato come una piadina. L’impasto è leggero ma croccante. Esiste in versione salata per il pranzo oppure come dolce. A me è piaciuto molto. Il prezzo è davvero economico quindi se vuoi mangiare bene e spendere poco vai da Goffri & Co.

5 Via Po

E’ una delle principali arterie cittadine. Questa via porticata lunga 700 metri e larga 30, collega piazza Castello con piazza Vittorio Veneto. Durante la giornata, e in particolare nei giorni festivi, ti capiterà di trovare moltissima gente a passeggio o seduta nei vari bar e caffè. Soprattutto in inverno, i portici favoriscono la visita con pioggia o neve. Non ho molto da dirti, se non che quando ci siamo stati noi c’erano davvero molte persone quindi forse non me la sono goduta appieno.

Heymondo

6 Museo della Radio e della Televisione Rai

Tra le cose da vedere a Torino ti consiglio di visitare il Museo della Radio e della Televisione Rai. Si trova a poca distanza dalla Mole, dove ci sono gli studi Rai. E’ un museo che si visita in poco più di mezz’ora, e racconta il viaggio della TV italiana dagli albori fino ai giorni nostri. Si parte dalle prime forme di comunicazione a distanza come il telegrafo e il telefono; troverai poi la nascita e sviluppo della radio; si finisce con la storia della televisione. Potrai rivivere alcuni programmi oppure usare i microfoni di scena o provare le telecamere da dietro o metterti davanti e presentare un notiziario. Un’esperienza molto divertente.

Ingresso gratuito, aperto da Mercoledì a Lunedì con orario 09.30 – 18.30

7 Piazza Vittorio Veneto

Alla fine di via Po si trova una delle piazze storiche della città. Ci troviamo a piazza Vittorio Veneto o piazza Vittorio, come la chiamano i torinesi. La piazza termina col ponte Vittorio Emanuele I, il quale collega le due sponde del Po e conduce direttamente alla chiesa della Gran madre di Dio, che si vede dalla piazza. Si tratta della seconda piazza per estensione della città, dopo piazza della Repubblica: misura infatti 31000 metri quadrati.

Si può dire sia una delle più antiche di Torino, perchè seguì tutte le sue vicissitudini dalla sua nascita ai giorni nostri. In età romana era conosciuta come Porta di Po; tra il 1663 e il 1800 divenne piazza d’Armi; fino al 1814, con l’occupazione francese, fu ribattezzata Place Impérial; dopo la ritirata francese divenne Piazza Vittorio Emanuele I; dal 1920 assunse il nome attuale per ricordare la battaglia di Vittorio Veneto. E poi, era già conosciuta come piazza Vittorio in onore del re. Quindi il richiamo a Vittorio è duplice.

Oggi vi si svolgono eventi come concerti e manifestazioni. Noi ci siamo stati durante cioccolatò, l’evento dedicato al cioccolato.

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Aperitivo ai Murazzi del Po,

8 Murazzi del Po

Lo sai che Torino è la città del Vermouth? Si tratta di un vino liquoroso che si può bere da solo oppure viene utilizzato per fare dei cocktail come il negroni e l’americano. In città è molto diffuso bere il Vermouth come aperitivo. Ma dove berlo? Da piazza Vittorio Veneto prosegui lungo i murazzi del Po, ossia la riva occidentale lungo il fiume più lungo d’Italia. Si tratta di un complesso di approdi, arcate e rimesse di barche situato sulla sponda occidentale del Po. Negli anni ’50 questa zona fu abbandonata a sè stessa ma a partire dal 1970 fu riqualificata. Oggi è luogo di bar e birrerie frequentate da giovani durante il giorno e in particolare la notte.

Mi ci hanno portato i mio amici Daniele e Marilena di Five in Travel: siamo stati alla Vermoutheria Peliti’s. Semplicemente eccezionale.

9 Piazza Carlina

Ultima tappa del secondo giorno dedicato a cosa vedere in tre giorni a Torino è una delle piazze più importanti e belle della città sabauda. Il suo nome vero è Piazza Carlo Emanuele II, ma tutti la conoscono come Piazza Carlina. Si tratta di una piazza quadrata 120m per 120m, con al centro una rotatoria ed il monumento dedicato a Camillo Benso Conte di Cavour. Io ti consiglio di andarci la sera dopo il tramonto per vedere le luci colorate.

Particolare è la storia di queste luci: il comune di Torino utilizza queste bellissime installazioni luminose variopinte durante il periodo ottobre – gennaio per l’evento Luci d’Artista. E’ un percorso espositivo d’arte contemporanea volto a illuminare la città durante il periodo natalizio. Sebbene il comune avesse in programma di non utilizzarle più, un accordo coi negozianti fece si che queste fossero ripristinate. Nel 2023 il critico d’arte Antonio Grulli decise di rendere queste installazioni espressione dell’arte contemporanea lungo le vie della città. Siccome a Piazza Carlina le luci piacquero molto ai torinesi, si decise di mantenerle solo qui e toglierle altrove. Il risultato è un bellissimo gioco di colori in una delle piazze più belle del capoluogo piemontese.

Cosa vedere a Torino in tre giorni: giorno 3

1 Musei Reali e giardini

Eccoci all’ultimo dei tre giorni a Torino. Siamo arrivati ai Musei Reali, un complesso museale che include il Palazzo Reale, i Giardini Reali, la Biblioteca Reale, l’Armeria Reale, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità, il pian terreno di Palazzo Chiablese e la Cappella della Sacra Sindone. Il complesso si estende per 50000 metri quadri ed è un viaggio storico e artistico negli edifici e tra le collezioni appartenuti alla casata dei Savoia.

Il complesso nacque col nome di Polo Reale ma successivamente fu cambiato in quello attuale. Si inizia col visitare l’elegante Palazzo Reale, dove potrai ammirare anche la bellissima armeria, tra armature ed armi. Uscito dal Palazzo Reale, potrai ammirare la Cappella della Sacra Sindone, realizzata dal Guarini. Nonostante il nome, la sacra Sindone non si trova qui ma nel duomo. Come ultimo punto all’interno dei musei e suddiviso su tre piani, potrai visitare la pinacoteca e tutti i reperti archeologici appartenenti al museo di antichità. Se sei appassionato di arte e storia, è il posto ideale. A me sono piaciuti di più il Palazzo Reale e l’Armeria.

Terminata la visita ai Musei reali, non ti resta che uscire all’esterno e goderti i giardini reali che si sviluppano su un’area di 7 ettari. La prima parte è conosciuta come Giardino Ducale ed è quello di forma rettangolare con la fontana in mezzo. Sul perimetro dell’antica cinta si trova il Bastion Verde che si affaccia sul Boschetto. La parte più ampia è sono i Giardini di Levante. Davvero un luogo dove rilassarsi dopo una lunga visita museale.

Orari e costi:

Aperti dal giovedì al martedì dalle 9.00 alle 19.00, chiusi il mercoledì. Orario invernale dei Giardini Reali: 9.00 – 17.00, ultimo ingresso ore 16.45. La biglietteria chiude alle 18.00.
Biglietto intero costo 15€, ridotto dai 25 ai 18 anni 2€, biglietto open fino a fine anno 18€.

La visita dura dalle due alle quattro ore a seconda della tua andatura.

2 Duomo di Torino

Terminata la visita ai musei reali passa sotto al portico situato sul lato sinistro rispetto all’ingresso del complesso museale e arriverai in piazzetta San Giovanni. Qui si trova il Duomo di Torino il principale edificio cattolico nonchè unico edificio religioso in stile rinascimentale della città. All’esterno è abbastanza semplice come edificio, mentre all’interno si compone di tre navate con pianta a croce latina. Il Duomo di Torino ospita al suo interno la Sacra Sindone. Purtroppo questa non è sempre visibile ma viene esposta solo in certe date o per specifiche ricorrenze. La Sindone era conservata qui fino a prima dell’incendio nella notte tra il 11 e 12 Aprile 1997. Onestamente come edificio non mi ha impressionato.

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Porta Palatina a Torino

3 Porta Palatina

Esci dal Duomo e recati verso la Porta Palatina: era l’accesso nord alla città conosciuta in epoca romana come Iulia Augusta Taurinorum, l’antica Torino. E’ l’elemento di origine romana meglio conservato della città e altro luogo d’interesse di Torino.

Si compone di due torri a base quadrata e ciascuna è composta da sedici lati. Entrambe sono alte più di 30 metri e sono collegate tra loro da un corpo centrale lungo circa 20 metri. Al centro, si aprono due passaggi carrai, mentre altri due più piccoli sono posti lateralmente e permettevano l’accesso pedonale. Sempre nel corpo centrale sono presenti due ordini sovrapposti di finestre. Le torri presentano quattro ordini di finestre e all’interno è possibile vedere i resti dei solai.

Probabilmente, per impedire l’accesso alla città nelle ore notturne, si usavano delle saracinesche o delle grate: queste venivano azionate dall’alto e scorrevano attraverso delle scanalature. All’esterno della porta, sulla pavimentazione, è possibile notare i solchi dei carri. Potrai anche ammirare le statue di Giulio Cesare e Cesare Augusto: si tratta di due copie risalenti al 1934. La Porta Palatina si inserisce nel Parco Archeologico delle Porte Palatine.

4 Pranzo da Poormanger

Dato che sei qui, e dovrebbe essere circa ora di pranzo, che ne dici di un pranzo economico e sostanzioso? Allora ti consiglio di mangiare da Poormanger. Ha varie sedi in città, noi abbiamo mangiato in quella vicina al municipio. Potrai assaggiare alcuni piatti tipici della tradizione Torinese, come il vitello tonnato, ma il piatto principale in questa piccola catena di negozi sono le patate ripiene. Sono delle vere e proprio bombe caloriche ripiene di verdure, carne o formaggio, a seconda dell’abbinamento. E poi fanno anche la birra di propria produzione! Buonissima!

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Pranzo da poor manger

5 Palazzo col piercing

Terminato il pranzo riprendiamo l’itinerario a Torino in tre giorni con una tappa a pochi passi dal ristorante. Questa è una cosa che non tutti conoscono e visitano a Torino. E per questo ancora una volta ringrazio Daniele e Marilena di Five in Travel. Qualche metro prima del Municipio e di Poor Manger in Via Palazzo di città 19, sull’angolo di un palazzo, si trova l’opera Baci Rubati, realizzata sul palazzo dell’architetto Corrado Levi. Tutti però conoscono quest’opera come il palazzo col piercing perchè un anello gigantesco trapassa l’angolo dell’edificio. Da una parte sgorga sangue rosso, per indicare l’anima umile della popolazione, dall’altra sgorga sangue blu, per indicare l’origine nobile della città.

6 Contrada dei Guardinfanti

A poca distanza dal palazzo col Piercing si trova l’unica contrada del capoluogo piemontese. Via Barbaroux, via Botero, via S. Francesco d’Assisi, via S. Maria mantengono lo spirito medievale e sono il vero cuore storico di Torino. Invece, tra via San Tommaso e via Stampatori si sviluppa la contrada dei Guardinfanti. Il nome proviene dalle botteghe che fino al 1800 vendevano le intelaiature a campana usate dalle nobildonne sotto le vesti. Divennero un abito di moda per l’epoca, sebbene il loro utilizzo iniziale era quello di proteggere il loro stato di gravidanza. Altri luoghi da vedere nella contrada dei Guardainfanti sono Casa Romagnano, un palazzo medievale, e palazzo Scaglia di Verrua, un edificio cinquecentesco. Davvero un angolo particolare e caratteristico e da visitare a Torino!

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7 Chiesa della Gran Madre

Da qui ora puoi scegliere se prendere i mezzi pubblici oppure se andare fino a piedi alla prossima tappa sulla mappa. Devi scendere fino a piazza Vittorio Veneto, attraversare il ponte e arriverai così alla chiesa della Gran Madre di Dio. Per la sua costruzione, l’architetto Ferdinando Bonsignore si ispirò al pantheon di Roma. La sua costruzione iniziò il 23 luglio 1818 e terminò nel 1831.

La chiesa si trova in posizione rialzata e vi si accede tramite una scalinata, ai cui lati si trovano le statue della Religione e della Fede, mentre al centro si trova Vittorio Emanuele I di Savoia. Una volta salite le scale, si passa sotto un pronao di sei colonne dove due nicchie laterali ospitano le statue di San Marco Evangelista e San Carlo Borromeo. da qui ti consiglio di voltarti ed ammirare Torino da una posizione rialzata.

All’interno è composta da una pianta circolare con l’altare maggiore posto a oriente: si trova dentro ad un abside semicircolare con due grandi colonne in porfido rosso. Ti salterà subito all’occhio la cupola. Si compone di cinque ordini con decorazioni ottagonali decrescenti decorate in stucco. L’oculo circolare, del diametro di oltre tre metri, è stato progettato in modo che il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, la sua statua possa essere illuminata dalla luce naturale del sole.

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La chiesa della Gran Madre

7 Monte dei Cappuccini

Ultima tappa sulla mappa del mio itinerario dedicato a cosa vedere a Torino in tre giorni: lasciati alle spalle la chiesa della Gran Madre e attraverso un breve percorso in salita, arriverai al monte dei Cappuccini. Da qui potrai avere la vista più bella su tutta la città. La collina prende il nome dal convento di Santa Maria al Monte dei Cappuccini. Potrai vedere Torino dall’alto. Non so in che momento della giornata arriverai qui, ma io ti consiglio di arrivarci o al tramonto o con le luci della sera.

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Torino vista dal monte dei Cappuccini

Come muoversi a Torino

Oltre che a muoverti a piedi per la città, ti consiglio di utilizzare la rete di trasporti urbana GTT: andando sul sito del gruppo trasporti torinese, potrai acquistare online e con carta di credito i tuoi biglietti del trasporto. Scaricati l’app GTT – TO Move, acquista il biglietto, sali, attivare l’ NFC e lo puoi obliterare tranquillamente alla macchinetta. Noi acquistavamo giornalmente un biglietto da 24h per 4 persone al costo di 12€. Puoi utilizzare tram, metro e autobus.

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La mia visita di tre giorni a Torino termina qui. Spero ti sia piaciuto questo itinerario. La mappa ti faciliterà le cose. Spero ti torni tutto utile e se hai domande o vuoi stampare l’itinerario, mandami un messaggio sui social o scrivimi un commento. Non ti dimenticare di seguirmi sui social per restare sempre aggiornato sui miei viaggi! Alla prossima.


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