Se sei un neofita della fotografia, di sicuro avrai sentito parlare del formato RAW. A questo punto ti chiederai cos’è, perchè molti ti consiglino di usarlo e quali siano i suoi vantaggi. Ne avrai sentito sicuramente parlare se starai facendo un corso di fotografia.
La ragione per cui ti avranno detto di usarlo è perchè otterrai immagini migliori e più lavorabili rispetto ai classici file JPEG.
Ma è tutto vero? E perchè è importante usare questo tipo di formato? Te ne parlo qui sotto indicandoti 10 buoni motivi per scattare in RAW.
Indice dei contenuti
1. Il formato RAW in fotografia digitale: cosa significa
RAW in inglese significa grezzo. E’ un metodo di salvataggio, più che di scatto, sulla scheda di memoria della tua fotocamera. Questo metodo va impostato utilizzando le funzioni della fotocamera.
Una volta si utilizzava la pellicola per imprimere le immagini – il famoso negativo – per poi svilupparle. Oggi con la sparizione del rullino, le immagini RAW non sono altro che le immagini in negativo per il formato digitale. Quello che una volta veniva impresso in pellicola oggi si salva su scheda: la differenza sta nel fatto che in passato si andava in camera oscura, oggi si va a PC, si apre la Camera Chiara – meglio conosciuta come Lightroom – oppure in Photoshop e si sviluppa il file.
La foto RAW è decisamente più grande – parliamo di 20-30 mega byte seconda del sensore – e più malleabile. Per questo è tanto amata dai fotografi: perchè permette di elaborare più facilmente l’immagine rispetto ad un JPG. I vantaggi sono molteplici, ma ci sono anche degli svantaggi. Andiamo a scoprirli.
2. Vantaggi del RAW: 10 buoni motivi per usarlo
Ecco i 10 vantaggi – non da poco – che hai nell’utilizzare i RAW rispetto ai JPEG:
2.1 Più dati, meno compressione
La foto RAW è molto più grande rispetto al JPEG, perchè meno compressa. I dati salvati saranno tutti quelli che arrivanno al sensore. Quando andrai a lavorare il file avrai una quantità di dati molto maggiore e questo ti permetterà, teoricamente, di ottenere foto molto più belle rispetto alla post produzione di un JPEG. La differenza però, la farai tu con le tue conoscenze sul programma.
2.2 Bilanciamento del bianco
Una delle prime cose che si fanno sempre appena si apre un file per elaborarlo – io prima imposto nitidezza e profilo obiettivo – è effettuare il bilanciamento del bianco. Il formato RAW registra i tre colori primari in canali separati: rosso verde e blu. In questo modo puoi eliminare quelle fastidiose dominanti che non vorresti nell’immagine e dare un tono più caldo o freddo allo scatto.
2.3 I livelli di luminosità
Ogni file generato dalla fotocamera si compone di un determinato numero di livelli di luminosità. Questi rappresentano i gradi necessari per passare dal bianco al nero. Un file con più livelli genera più sfumature e dati più lavorabili.
- Un file in formato JPG è composto da 256 livelli di luminosità (8 bit);
- il file in formato RAW può arrivare a 65536 livelli di luminosita (16 bit)
Capirai che lavorare su file con 65000 livelli contro 256 è tutta un’altra cosa.
2.4 Riduzione del rumore
Il rumore è una gran brutta bestia. Quella grana fastidiosa, specie nelle zone più scure, è sempre molto difficile da eliminare. I software purtroppo non fanno miracoli e solo una full frame può salvarti. In Raw puoi cercare di rimediare al rumore di crominanza e luminanza coi cursori appositi.
2.5 Recupero di luci e ombre
Uno degli immancabili passaggi durante una fase di elaborazione di uno scatto è il recupero luci e ombre. Sicuramente ti capiterà, specie in giornate in cui la luce non era ottimale oppure l’orario non era buono per scattare. Troverai foto sovraesposte o sottoesposte in certe zone. Ecco, per recuperare bene queste zone, tale tipo di formato permette di recuperare con ottimi risultati, agendo sui cursori di luci e ombre, bianchi e neri.
2.6 Correzione esposizione
Anche l’esposizione è un punto dove dovrai e potrai agire liberamente. Per questo i formati grezzi permettono di lavorare bene sulla la luminosità, agendo sia sui cursori di esposizione e contrasto sia sulle curve.
2.7 Modifiche non distruttive
Un vantaggio grandissimo che ti danno i RAW rispetto ai file JPEG è la modifica non distruttiva. Cosa vuol dire? Vuol dire che tutto quello che fai in un RAW non altera l’immagine originale che hai scattato. Come mai? Perchè questi file non si possono sovrascrivere. Al contrario dei JPG: una volta fatta la modifica e fatto click su “salva” tutto quello che era precedente non lo puoi ripristinare. A meno che tu non ne abbia fatto una copia precedentemente…
2.8 Maggior dettaglio
Un’immagine RAW permette di lavorare sulla nitidezza in maniera più o meno elaborata. Oltre a varie tecniche e utilizzo delle mascherature, questo tipo di file si presta bene all’utilizzo di software esterni per il miglioramento della nitidezza.
2.9 Scelta del formato
Al momento del salvataggio potrai scegliere in quale formato salvare il tuo file a seconda dell’uso che dovrai farne:
- JPG
- TIFF
- PSD
- PNG
- DNG
2.10 Migliori stampe
Tutto quello elencato sopra, messo assieme in una foto e fatto per bene, ti permette di ottenere migliori stampe delle tue foto molto migliore a quelle ottenute dallo sviluppo di un JPG.
3. Svantaggi delle foto in formato RAW
Non è tutto oro quel che luccica. Pensavi che una foto in RAW non avesse degli svantaggi? Ne ha eccome. Il formato grezzo non è la soluzione di tutti i problemi ed ha degli svantaggi evidenti. Vediamoli.
3.1 File grandi
Avere più dati e meno compressione comporta quindi avere dei file molto grandi. La mia canon 80D restituisce file di 20-30 mega byte, ed è una mezzo formato. Una full frame li restituisce ancora più grandi e può superare anche i 100 mega a immagine. Con immagini così grandi le schede di memoria si riempiono subito. Per questo occorre avere più schede.
3.2 Elaborazione più lunga
Una volta terminato lo scatto in macchina, il led dell’elaborazione del file potrebbe restare acceso per un po’ di tempo. La tua fotocamera impiegherà più tempo per elaborare e salvare. Quindi non la potrai usare per qualche istante: quando faccio lunghe esposizioni, devo stare fermo anche per 20-30 secondi prima di vedere il risultato. Inoltre, il trasferimento dalla reflex al PC è molto più lento.
3.3 Impossibilità di condivisione immediata
Le immagini RAW non sono immediatamente condivisibili: ogni file ha bisogno di un minimo di elaborazione e di un salvataggio. Nell’epoca dei social, dove molti richiedono la condivisione immediata, perdere del tempo ad elaborare, salvare e condividere non è contemplabile.
3.4 Meno scatti al secondo
“Bella la mia fotocamera; produce una raffica di 10 scatti al secondo”. C’è però un particolare che non ti hanno detto: questo dato fa riferimento a quando scatti in JPEG. In questo caso, essendo i file più piccoli e meno ricchi di dati, la fotocamera impiega meno tempo a salvare e quindi hai più tempo per scattare a raffica. Ovviamente se scatti in RAW avrai meno scatti al secondo.
I vari formati RAW delle fotocamere
Per complicare un po’ le cose, ogni marca ha pensato bene di indicare l’estensione del RAW con un nome diverso:
- I file RAW Canon sono CRW
- I file RAW Nikon sono NEF
- I file RAW Pentax sono PEF
- I file RAW Sony sono ARW
- I file RAW Fuji sono RAF
- I file RAW Epson sono ERW
- I file RAW Samsung sono SRW
- I file RAW Olympus sono ORF
Questi sono quelli delle marche più importanti e commerciali.
E il formato DNG?
In base a quello che ti ho detto, i file RAW sono il negativo digitale delle foto. Ma esiste anche il file DNG, la cui sigla sta per Digital Negative. Non è questa la sede per parlare di differenze, vantaggi e svantaggi del DNG. Ma quindi abbiamo due tipi di negativi? Ni. Sono uguali? Ni.
Il DNG è stato inventato dalla Adobe per un motivo solo: purtroppo i produttori di fotocamere tendono a coltivare il proprio orticello e a fare in modo che tu acquisti sempre i loro prodotti. Alcuni programmi di post produzione non supportano certi tipi di fotocamera, a volte perchè esce una nuova versione quindi bisogna attendere l’aggiornamento del software di post, altre volte il produttore vuole che tu usi i suoi prodotti quindi non cede la licenza per farti postprodurre i tuoi file con un altro software diverso da quello che devi comprare da lui.
Cosa ha fatto quindi Adobe? Ha creato questo formato chiamiamolo “ponte”, DNG appunto, che va bene su tutti i programmi di post produzione, in primis Lightroom. E’ quindi un negativo che va bene per tutti i software. Utilizzando un semplice convertitore come DNG converter, un software libero e gratuito, puoi convertire il tuo RAW in DNG ed usarlo in Lightroom. Ho avuto questo problema quando sono passato alla Canon 80D e Lightoom non mi supportava il mio modello di fotocamera e quindi i file che ne ottenevo. DNG converter è stata la soluzione.
Purtroppo non tutte le aziende hanno accettato il DNG e quindi non ti consiglio ancora di passare subito al DNG per risolvere il problema, ma effettua il passaggio che ti ho elencato sopra e scatta sempre in RAW.
Alla fine: RAW o JPEG?
Per quel che mi riguarda, io scatto sempre e solo in RAW. Perchè a me piace postprodurre ed ottenere effetti particolari con colori magari saturi o atmosfere del tramonto che non riuscirei ad ottenere con un JPEG. Ma non credere che io non utilizzi i JPG in fase di scatto: li uso se devo condividere qualcosa di immediato sui social e lo faccio col cellulare.
Bene, anche per questa volta è tutto. Spero ti sia tornato utile questo articolo, di averti dato delle informazioni utili e aver chiarito tutto sul perchè scattare in formato RAW! Alla prossima!